La Turchia rilancia l'accordo sul grano: Erdogan volerà da Putin

Il presidente turco sarà ricevuto in Russia dal capo del Cremlino: sul piatto anche la mediazione della Turchia per trovare una soluzione all'accordo sul grano

La Turchia rilancia l'accordo sul grano: Erdogan volerà da Putin
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Dopo mesi di speculazioni a riguardo, alla fine un incontro tra Erdogan e Putin si terrà. Lo hanno annunciato due funzionari turchi alla tv Bloomberg, secondo cui il prossimo 8 settembre il leader turco si recherà in Russia per incontrare il capo del Cremlino. Non sono stati forniti altri dettagli, lo stesso luogo della visita al momento risulta non precisato. I due presidenti potrebbero incontrarsi a Mosca oppure a Sochi, nella residenza di Putin dove già altre volte in passato si sono tenuti vertici bilaterali russo-turchi.

La partita del grano

L'argomento più importante in agenda dovrebbe riguardare l'accordo sul grano ucraino. Ossia quel documento che per un anno ha permesso un quasi regolare transito delle navi container di Kiev con a bordo cereali e derrate agricole destinate all'export. Scaduti i dodici mesi, la Russia nello scorso luglio ha deciso di non rinnovare l'accordo puntando il dito contro presunte responsabilità dell'Occidente. Da allora, tonnellate di grano ucraino sono rimaste bloccate nei silos del porto di Odessa.

Una circostanza quest'ultima che sta destando non poche preoccupazioni. I prodotti delle campagne ucraine sono essenziali per diversi Paesi, a cominciare dalla stessa Turchia. Egitto, Tunisia, Libia e altre nazioni dell'area mediorientale importano tradizionalmente grandi quantità di grano da Kiev. La penuria di generi di prima necessità potrebbe quindi portare a un peggioramento delle condizioni economiche e quindi a un'instabilità dell'area.

Il Cremlino dal canto suo ha promesso ad alcuni governi africani di fornire il proprio grano per evitare un disastro umanitario. Ma Erdogan vorrebbe la ripresa integrale dell'accordo e un ripristino delle condizioni valevoli fino a luglio. E questo per due motivi. C'è infatti il timore, senza le quantità di grano ucraino immesse sul mercato, di un generale aumento dei prezzi. In secondo luogo, Erdogan è stato il primo sponsor politico dell'accordo siglato nel 2022. Dunque, Ankara ha tutto l'interesse di tornare a essere garante dei patti che consentirebbero l'esportazione del grano ucraino.

Un viaggio dopo mesi di tensioni

In Russia però non si parlerà soltanto della possibilità di sbloccare la situazione relativa ai cereali e al frumento bloccato a Odessa. In ballo ci sono anche altri dossier, a partire dalla Siria. Ankara e Mosca sono i principali attori internazionali impegnati nel Paese arabo e da alcune settimane vengono segnalate frizioni tra l'esercito di Damasco, sostenuto dalla Russia, e le fazioni vicine invece alla Turchia.

Importante saranno anche le discussioni sulla stessa guerra in Ucraina. Erdogan è l'unico leader della Nato che non ha seguito la linea politica dell'Alleanza Atlantica, non aderendo quindi alle sanzioni contro la Russia. Da qui la possibilità per il presidente turco di provare nuovamente a inserirsi nel dossier quale principale mediatore tra le parti.

L'annuncio del viaggio del prossimo 8 settembre è stato preceduto da non poche tensioni. Ankara infatti ha sostenuto la linea di un ritorno della Crimea all'Ucraina, è tra i principali fornitori di droni a Kiev e infine lo stesso mancato rinnovo dell'accordo sul grano non ha mancato di creare ulteriori discussioni tra le due capitali. Ad ogni modo, l'asse russo-turco risulta ancora oggi molto importante sia per Erdogan che per Putin. La Turchia sta attraendo molti investimenti di attori russi impossibilitati dalle sanzioni ad operare in Europa. Dall'altro lato, per la Russia il ruolo di Ankara quale hub energetico del Mediterraneo orientale è vitale per i propri investimenti sul gas.

Della possibilità quindi di un vertice bilaterale tra Erdogan e Putin si è discusso per mesi. La vera domanda non verteva sulla possibilità di un incontro tra i due, ma sul quando e dove. Se cioè in Russia oppure in Turchia.

Alla fine sarà il presidente turco a salire sull'aereo per andare a trovare Putin prima di proseguire il viaggio verso l'India, lì dove è atteso al vertice del G20. Un appuntamento quest'ultimo a cui invece non andrà, per il secondo anno consecutivo, lo stesso Putin.

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