Kamala Harris si è assicurata abbastanza voti per essere nominata ufficialmente come candidata democratica alla Casa Bianca, nelle elezioni che a novembre la vedranno sfidare Donald Trump. La vicepresidente è stata l'unica candidata al ballottaggio per il voto elettronico di cinque giorni, dopo che i 4mila delegati hanno firmato petizioni a sostegno della sua nomina. "Accetterò ufficialmente la nomination la prossima settimana, una volta concluso il periodo di voto virtuale. Ma sono già felice di sapere che abbiamo delegati a sufficienza per assicurarci la nomination e, a fine mese, ci riuniremo a Chicago, uniti come un unico partito, dove avremo occasione di celebrare insieme questo momento storico", ha dichiarato Harris, affermando di sentirsi "onorata".
Secondo quanto riportato dalla Cnn, la notizia è stata diffusa dal presidente del Democratic National Committee Jaime Harrison, durante un evento online con i sostenitori del partito. "Sono molto orgoglioso di confermare che la vicepresidente Harris ha ottenuto più della maggioranza dei voti di tutti i delegati della convention e sarà la candidata del Partito Democratico dopo la chiusura delle votazioni lunedì", ha dichiarato, sottolineando che, durante la Convention nazionale dei dem che si terrà a fine agosto a Chicago, "ci stringeremo attorno alla vicepresidente Kamala Harris e dimostreremo la forza del nostro partito". Anche il presidente Biden ha espresso le sue congratulazioni in un post su X: "Una delle migliori decisioni che ho preso è stata la scelta di Kamala Harris come mia vicepresidente. Ora che sarà la candidata del nostro partito, non potrei essere più orgoglioso. Vinciamo".
La notizia dell'ufficializzazione della candidatura dell'attuale vicepresidente non è arrivata come una sorpresa. Da quando Joe Biden si è ritirato dalla corsa alla Casa Bianca, Harris ha incassato il sostegno di tutti i big del Partito, tra cui i Clinton, Nancy Pelosi, Barack Obama e, primo tra tutti, del leader di Washington. Nel giro di pochi giorni, inoltre, tutti i suoi possibili sfidanti e i vari governatori dem le hanno assicurato il loro appoggio.
Una volta accettata la nomina, Harris avrà circa tre mesi per convincere gli elettori a votarla come nuovo presidente. Secondo l’aggregatore di sondaggi Realclearpolling, Donald Trump mantiene ancora il vantaggio sull’avversaria (+1,2%), anche se questo si è assottigliato.
Il passo indietro di Biden ha ringalluzzito i democratici ed energizzato i loro sostenitori, ma una volta che il periodo della “luna di miele” sarà finito si vedrà se Harris sarà in grado superare il candidato repubblicano e guadagnarsi l’ingresso nello studio ovale. Il grande banco di prova per la democratica sarà il dibattito televisivo con l'avversario, che il tycoon vorrebbe avvenisse prima dell'inizio del voto anticipato in alcuni Stati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.