Terremoto politico in Ungheria: la presidente Katalin Novak si è dimessa dal suo incarico dopo le vibranti proteste scoppiate a Budapest e in tutto il Paese dopo aver concesso la grazia a un condannato che aveva nascosto abusi sessuali sui minori del suo superiore. Riconoscendo di aver "commesso un errore", ecco che la decisione della più alta carica dello Stato è ststa quella di lasciare il suo incarico con l'annuncio avvenuto accanto al primo ministro ungherese, Viktor Orban.
La vicenda
Come ricorda Euronews, la 46enne presidente Novak ha affrontato giorni di crescenti pressioni con la richiesta di dimettersi da una fetta della popolazione per la decisione controversa con cui ha graziato un uomo condannato che ha taciuto crimini sessuali commessi nel 2018 in un orfanotrofio. La condanna a oltre tre anni di carcere risale al 2018: la motivazione è l'aver fatto pressione sulle vittime di abusi affinché potessero ritirare le denunce contro il direttore dell'istituto il quale è stato accusato di aver abusato di almeno 10 bambini tra il 2004 e il 2016. Per l'uomo, la condanna sarebbe stata a otto anni di carcere.
Le dichiarazioni di Katalin Novak
"Sulla base della richiesta di clemenza e delle informazioni disponibili, nell'aprile dello scorso anno ho deciso a favore della grazia nella convinzione che il condannato non avesse abusato della vulnerabilità dei bambini a lui affidati", ha spiegato l'ex presidente, sottolineando di aver "commesso un errore, perché la decisione di concedere la grazia e la mancanza di spiegazioni potevano sollevare dubbi sulla tolleranza zero nei confronti della pedofilia. Ma qui non c'è e non può esserci alcun dubbio". La Novak è diventata la prima presidente donna a occupare la carica nel marzo del 2022.
Le scuse ai familiari
"Mi scuso con coloro che ho ferito e con tutte le vittime che hanno potuto avere l'impressione di non averle sostenute. Sono, ero e resterò a favore della tutela dei bambini e delle famiglie" ha aggiunto la presidente Novak che in passato ha ricoperto la funzione di ministro delle Politiche familiari. Il caso che l'ha portata alle sue dimissioni, come detto, è datato all'aprile 2023 quando ci fu anche la visita di Papa Francesco a Budapest: nell'occasione, l'ex presidente Novak concesse la grazia a diversi detenuti tra i quali l'ex vice direttore di un istituto per l'infanzia di Bicske. Quando la concessione della grazia divenne di pubblico dominio, ecco le vibranti polemiche politiche e popolari contro la Novak.
Si dimette anche Judit Varga
Subito dopo le sue dimissioni sono arrivate anche quelle dell'eurodeputata Judit Varga perché, in qualità di ministra della Giustizia pro tempore, aveva dato il suo assenso nel concedere la grazia al condannato.
La Varga sarebbe dovuto essere capolista tra i candidati al Parlamento europeo di Fidesz nelle prossime elezioni di giugno ma in un post su Facebook ha scritto di ritirarsi "dalla vita pubblica, rassegnando le dimissioni da membro del Parlamento ungherese e anche da leader della lista del PE".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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