Telefonata Meloni-Zelensky: sul tavolo adesione all'Ue e pace

Il primo ministro italiano ha confermato il sostegno del suo governo in ogni ambito alle autorità e alla popolazione ucraine

Telefonata Meloni-Zelensky: sul tavolo adesione all'Ue e pace
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Ribadito il pieno appoggio dell'Italia a Kiev, ma non solo. Diversi i temi sul tavolo nel dialogo telefonico tra il premier Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dopo la nota di Palazzo Chigi - in cui è stato ribadito "il sostegno del Governo italiano in ogni ambito alle autorità e alla popolazione ucraine" - il numero uno di Kiev ha spiegato che il confronto è servito a "coordinare le posizioni in vista del vertice del Consiglio europeo".

"Abbiamo discusso dei progressi dell'Ucraina nel soddisfare le raccomandazioni dell'Ue necessarie per la decisione di avviare i negoziati di adesione", le parole di Zelensky, che ha poi evidenziato di contare "sul fatto che i leader della Ue riconoscano gli sforzi dell'Ucraina e compiano questo passo storico. L'Ucraina ha fatto la sua parte e ha dimostrato di poter ottenere risultati straordinari nonostante le sfide senza precedenti" che sta affrontando. Al vertice prevarrà l'unità e l'Unione europea riaffermerà la propria forza e la propria leadership, ha aggiunto:"Abbiamo inoltre scambiato opinioni sull'attuazione della Formula per la Pace e sui preparativi per il Vertice Globale sulla Pace".

Zelensky ha incassato ancora una volta l’appoggio di Roma, ma non solo. Il presidente ucraino è stato protagonista prima al Congresso americano e poi alla Casa Bianca per strappare un pacchetto di nuovi aiuti. Nella sua terza visita a Washington dall’inizio dell’invasione russa, l’ex comico ha ottenuto uno stanziamento di 200 milioni di dollari. “È una questione di vita o di morte per l’Ucraina e i tempi sono cruciali”, ha evidenziato Zelensky. Biden ha promesso che gli Stati Uniti non abbandoneranno Kiev – come sperato da Putin – e ha rilanciato il suo appello al Congresso perché trovi un compromesso e approvi nuovi fondi, al momento bloccati "da una minoranza di repubblicani" che stanno facendo "un regalo di Natale" a Putin, come dimostra l'esultanza della propaganda russa che li ha "celebrati".

Dal canto suo, il capo del Senato degli Stati Uniti Chuck Schumer ha dichiarato di "sperare" che si raggiunga presto un accordo su un pacchetto di aiuti per l'Ucraina. Ricordiamo che Biden ha chiesto un'estensione di 61 miliardi di dollari: i dem si sono schierati a favore, i repubblicani non sono del tutto contrari ma hanno chiesto un forte inasprimento della politica di immigrazione.

"I negoziati proseguono oggi tra democratici, repubblicani e l'amministrazione Biden", ha aggiunto Schumer, che ha riferito di "grandi progressi": "Spero che riusciremo a raggiungere presto un accordo in modo che questa estensione possa essere approvata dal Senato".

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