"Vicino a Putin", "La querelo". Bocchino accusa Orsini: scontro in tv

Bocchino attacca il professore: "Lei ha ottimi rapporti con l'intelligence russa". Dura la replica di Orsini: "Si deve scusare, altrimenti la querelo"

"Vicino a Putin", "La querelo". Bocchino accusa Orsini: scontro in tv
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Tra Italo Bocchino e Alessandro Orsini non corre buon sangue. Se poi l’oggetto del contendere è la guerra in Ucraina, le mosse pacifiste di Donald Trump e il ruolo dell’Europa, lo scontro non solo è assicurato ma perfino obbligatorio. Con due modelli diametralmente opposti di politica internazionale, Bocchino e Orsini si sono esibiti in uno scontro molto aspro ad Accordi e Disaccordi, il format condotto da Marco Travaglio e Luca Sommi su la Nove.

Il primo grande argomento di dibattito è l’atteggiamento europeo ed americano nei confronti della Russia e del suo presidente Vladimir Putin. Da un lato Orsini sostiene che “il 24 novembre del 2023 quando l'India ospitava il G20 da remoto partecipava anche Putin”. In quell’occasione, ha aggiunto il docente , Vladimir Putin “si espresse così testualmente agli altri leader: noi dobbiamo trovare una soluzione per fermare la tragedia della guerra in Ucraina. Giorgia Meloni in quella circostanza rispose: presidente Putin, è molto semplice, la guerra si ferma semplicemente con la resa incondizionata da parte della Russia, lei deve ritirare tutte le truppe. È questa la strategia di Giorgia Meloni...”.

Da qui la replica di Bocchino che sottolinea come il primo grande avversario della pace in Ucraina è proprio chi quel conflitto l’ha iniziato. Vale a dire la Russia di Putin.“Lei critica i pacifisti, però io ricordo che Giorgia Meloni si è buttata in una guerra con la Russia con 50 carri armati operativi, questo non è un atteggiamento molto responsabile”, critica Orsini. Lo scontro è sempre più acceso. Dalla geo-politica si passa alle accuse personali. “Lei che è vicino a Putin potrà aiutarci a difenderci...”, attacca senza timore Bocchino. Orsini lo fulmina: “Io posso aiutare il mio paese a difendersi usando l’intelligenza”. E il direttore editoriale del Secolo d'Italia rincara: “Lei che ha ottimi rapporti con l’Intelligence russa...”.

Il prof Orsini abbandona qualsiasi freno inibitorio: “Le chiedo di dirmi su quale documento le poggia questa affermazione gravissima secondo cui avrei rapporti con l’intelligence russa”. Bocchino insiste: “Certo, è un rapporto il fatto di essere letto attentamente dall’intelligence russa” Poi, a stretto giro, arriva la minaccia di querela.

“Lei è un signore, le chiedo di scusarsi per quello che ha detto, perché altrimenti mi costringe a querelarla. Non può dire che io ho rapporti con l’intelligence russa se lei non ha le prove di quello che afferma”, conclude orsini.

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