La strategia di Zelensky. Ecco il "Long Neptune" per colpire fino a Mosca (e trattare le garanzie)

Il nuovo missile ha già distrutto le raffinerie di Krasnodar. Prodotto in cento esemplari, ha una gittata di mille chilometri, può arrivare alla capitale russa e dimostrare la forza di deterrenza di Kiev

La strategia di Zelensky. Ecco il "Long Neptune" per colpire fino a Mosca (e trattare le garanzie)
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Venerdì la raffineria petrolifera di Tuapse, nella regione russa di Krasnodar, che garantisce i rifornimenti di carburante alle truppe d'invasione nel Donbass, è stata duramente colpita dagli ucraini. Il bersaglio di trova a 450 chilometri dalla linea del fronte. Sul primo momento si pensava ad un attacco con i droni, che trasportano, però, una trentina di chili di esplosivo. La distruzione e l'incendio segnalavano l'impatto di ordigni più potenti. La raffineria sarebbe stata centrata dai missili Long Neptune, un nuovo vettore con un'ogiva da 150 chilogrammi di esplosivo. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha confermato il test "con successo in combattimento" del nuovo missile Long Neptune di produzione nazionale. La gittata sarebbe di mille chilometri, in grado ci colpire Mosca. Gli ucraini ne avrebbero prodotto già un centinaio di esemplari. La mossa fa parte della strategia del bastone e della carota di Kiev. Da una parte Zelensky accetta il diktat americano proponendo un mese di tregua, ma dall'altra lancia nuove armi per dimostrare la capacità di deterrenza in caso di cessate il fuoco oppure no. Una delle cinque garanzie di sicurezza chieste dagli ucraini per congelare il conflitto sono dei missili puntati su obiettivi strategici in Russia, come ha confermato a Il Giornale il consigliere del presidente, Mykhailo Podolyak. Non solo: Zelensky continua a silurare i vertici militari. Ieri ha sostituito il capo di Stato maggiore delle Forze armate, Anatoliy Barhylevych, nominando, il suo vice, Andriy Gnatov.

Il Long Neptune è l'evoluzione, in termini di guida, gittata e carica esplosiva, del missile anti nave R-360 Neptune utilizzato con successo contro la flotta russa del Mar Nero. L'ammiraglia, Moskva, è stata affondata nel 2022 da uno di questi missili, che ha centrato il bersaglio grazie alle informazioni satellitari inglesi. L'affondamento fu uno shock per il Cremlino e in Ucraina è stato stampato addirittura un francobollo per celebrare il successo bellico, soprattutto di immagine. Ironia della sorte il missile ucraino deriva da quello antinave sovietico KH35.

Il nuovo Neptune è stato migliorato per colpire obiettivi terrestri ad una distanzia ben maggiore, fino a 1000 chilometri. La carica esplosiva è stata potenziata e migliorato il sistema di guida satellitare in grado di controllare le varie fasi di volo evitando le contromisure russe. Prima di colpire entra in azione un sistema di controllo ad infrarossi per centrare il bersaglio.

Zelensky ha dichiarato che grazie ai nostri sviluppatori, produttori e militari continuiamo a lavorare per garantire la sicurezza ucraina. I tecnici del Bureau Luch di Kiev hanno progettato il "Long Neptune" con una velocità di oltre novecento chilometri orari e un raggio d'azione due volte superiore a quello dei missili europei come lo "Storm Shadow" inglese consegnato a Kiev. Zelensky ha sottolineato il "passo avanti enorme nella capacità di difenderci.

Le cinque garanzie di sicurezza chieste da Kiev, in caso di tregua, riguardano prima di tutto un sistema anti missile e anti aereo, che di fatto garantisca una no fly zone sui cieli ucraini. Poi missili balistici puntati sulle principale città russe, come deterrenza. L'aumento dei fondi europei per migliorare le forze armate ucraine e investimenti nella produzione interna di armamenti. Alla fine la garanzia del dispiegamento di forze di pace, che i russi vedono come fumo negli occhi, non al fronte, ma per proteggere infrastrutture vitali dalle città alle stazioni elettriche.

Per questo gli ucraini stanno mettendo a punto un missile balistico come il Long Neptune, ancora più potente, in grado di colpire tutte le principali città russe, prima degli Urali, che potrebbe competere con gli ordigni

ipersonici del Cremlino. Forte della risalita nei sondaggi (75% di popolarità), dopo lo scontro con Trump alla Casa Bianca, l'obiettivo di Zelenksy è far produrre in Ucraina almeno 100mila armi teleguidate a lungo raggio nel 2025.

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