"Accordi con Putin li ha fatti Letta". Salvini replica al leader dem

Il segretario della Lega gela Letta, che lo aveva pungolato sulle sanzioni alla Russia: "I soldi da Mosca li prendeva il Pci. Cercano solo di dividermi da Meloni e Berlusconi"

"Accordi con Putin li ha fatti Letta". Salvini replica al leader dem

Le sanzioni alla Russia continuano a tenere banco nella campagna elettorale italica, stavolta con un arroventato botta e risposta a distanza tra Enrico Letta e Matteo Salvini. Il segretario dem, infatti, sull'argomento aveva attaccato in modo frontale il leader della Lega: "Dice cose che nemeno Putin direbbe". Così, lo aveva accusato di ambiguità su Mosca. Interpellato proprio su quel tema, l'ex ministro degli interni ha replicato ieri al capo del Pd e ha ribadito al contempo le proprie considerazioni sui provvedimenti anti-russi.

"Io non metto piede in Russia da quattro anni, da quando ero ministro", ha affermato Salvini nella sua intervista a Fuori dal Coro, su Rete4. Poi ha risposto direttamente al leader dem: "Gli accordi con Putin li ha fatti Letta quando era al governo e i soldi di Mosca li prendeva il Partito comunista italiano. Io sono pagato dagli italiani per difendere il lavoro e i risparmi degli italiani". Inoltre, il segretario del Carroccio ha smentito alcune polemiche secondo cui le sue critiche sull'efficacia delle sanzioni a Mosca avrebbero creato dissapori nel centrodestra. "Cercano di dividermi da Giorgia Meloni e da Silvio Berlusconi, ma non ci riusciranno", ha commentato Salvini.

L'ex ministro ha così rispedito a Enrico Letta le accuse, con un'affilata allusione al governo presieduto dal leader dem. Probabilmente Salvini si riferiva al fatto che sotto l'esecutivo guidato da Letta le importazioni di gas russo aumentarono, circostanza peraltro ricordata di recente anche da Silvio Berlusconi. Su Rete4, poi, Salvini ha scandito: "Mi sembra di essere stato chiaro... Condanno la guerra scatenata dalla Russia? Sì. Bisogna fermare la guerra a qualsiasi costo? Sì. Le sanzioni stanno fermando la guerra? No. Noi stiamo pagando il gas a caro prezzo con cui Putin compra le armi per proseguire la guerra".

Così, il segretario del Carroccio ha ribadito la propria posizione critica sull'esito di quei provvedimenti e ha chiesto all'Europa di impegnarsi per proteggere i lavoratori italiani messi in difficoltà dal caro energia.

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