Meloni con Liliana Segre: "Fratelli d'Italia è al suo fianco"

"Liliana Segre? Le ho telefonato per dirle che sono con lei nella lotta contro l'antisemitismo". Così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, dopo le polemiche legate all'assegnazione di una scorta alla senatrice a vita

Meloni con Liliana Segre: "Fratelli d'Italia è al suo fianco"

Nessun incontro con Liliana Segre ("non è in programma"), ma la promessa di combattere al suo fianco contro l'antisemitismo (e il fondamentalismo islamico). Nelle stesse ore in cui Matteo Salvini smentisce di avere visitato l'89enne senatrice a vita, "personalizzando" la questione delle minacce online con il fatto che "mi è appena arrivato un altro proiettile, ma non piango", Giorgia Meloni preferisce esprimere senza ulteriori commenti la sua solidarietà a Segre, oggetto di almeno 200 messaggi quotidiani con insulti razziali che hanno indotto la Prefettura di Milano ad assegnarle una scorta.

"Fratelli d'Italia è al suo fianco", ha detto Meloni arrivando alla fiera Eicma in Fieramilano, a Rho. "Non è in programma una visita con lei, ma l'ho già sentita al telefono qualche giorno fa. Le ho detto - ha confidato Meloni - che Fratelli d'Italia è assolutamente al suo fianco in tutto quello che si può fare ancora e che va fatto sul tema della lotta all'antisemitismo e soprattutto sul tema del fondamentalismo islamico. Poi - ha puntualizzato - ci sono molte cose da fare", ma "chiaramente c'è il sostegno di Fratelli d'Italia su questo tema". Vale a dire la lotta contro l'odio razziale in tutte le sue declinazioni, soprattutto nei confronti degli ebrei.

Argomento su cui la leader di Fdi si era già espressa nelle ore successive all'istituzione della commissione Segre, definita "debole sull'antisemitismo" da Meloni, che in quell'occasione aveva preso nettamente le distanze dal palese tentativo di strumentalizzazione che il governo, in particolare il Pd, ha provato a fare sulla questione della lotta contro ogni forma di razzismo. "Occorre lavorare alla stesura di una mozione, di una commissione - aveva spiegato la leader di Fdi - che si occupi davvero di combattere razzismo e antisemitismo e che non si occupi di mettere il bavaglio a chi non la pensa come la sinistra".

Qualche giorno dopo, a Repubblica, Meloni aveva puntualizzato che "il non aver condiviso in toto i contenuti della commissione Segre non equivale a dire che è giusto sostenere l'antisemitismo: è assurdo pure pensarlo. Io - aveva scandito Meloni - non ho problemi a dire che condanno l'antisemitismo".

Una risposta a quella parte dell'opinione pubblica che accusa Fdi e tutto il centrodestra di essersi astenuti sulla commissione Segre per il fatto di essere o volere sdoganare una certa forma di razzismo, soprattutto contro gli ebrei. "C'è un problema oggettivo di sicurezza per gli ebrei che vivono in Italia", il suo commento finale.

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