Anticipata la ripresa. Si entra uno per volta

Parrucchieri ed estetiste sono tra le categorie più danneggiate dal lockdown. Quasi tutti sono pronti alla riapertura e hanno approfittato delle ultime settimane per mettere in sicurezza i locali ed adeguarsi alle prescrizioni

Anticipata la ripresa. Si entra uno per volta

Parrucchieri ed estetiste sono tra le categorie più danneggiate dal lockdown. Quasi tutti sono pronti alla riapertura e hanno approfittato delle ultime settimane per mettere in sicurezza i locali ed adeguarsi alle prescrizioni. L'ultimo Dcpm che aveva spostato la loro apertura al 1 giugno, li aveva messi ancora di più in crisi. Ma ora, salvati dal pressing delle Regioni, danno per scontata la data del 18 maggio per la ripartenza del settore, in attesa, come tutti gli altri, dei protocolli di sicurezza elaborati dal comitato tecnico scientifico e dall'Inail che dovrebbero arrivare in settimana. Nel frattempo i saloni si sono adeguati al protocollo nazionale che riguarda tutte le imprese, così come previsto dall'ultimo decreto, ma adesso potrebbero arrivare nuove indicazioni e specifiche linee guida. Alcuni hanno già cominciato a prendere gli appuntamenti e hanno le agende piene. In questi mesi di chiusure imposte dall'emergenza si sono organizzati per sanificare gli ambienti e capire come gestire le distanze di sicurezza. Hanno ordinato mantelline e materiali monouso, mascherine, visiere e hanno distanziato le postazioni di lavoro. Si lavorerà solo su appuntamento, un cliente alla volta. E gli appuntamenti saranno dilazionati nel tempo in modo tale da evitare attese all'interno dei locali. È possibile che qualcuno chieda di presentarsi con l'autocertificazione.

Sarà assolutamente vietato entrare con sintomatologia febbrile o avendo avuto contatti con soggetti positivi al coronavirus nei 14 giorni precedenti. Non sarà ammesso chi è rientrato da zone considerate a rischio. Ma per taglio e colore nessuna prescrizione sarà un problema per le clienti.

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