"Appendete il Tricolore alle finestre". Di Maio chiama la piazza per il 2 giugno

Di Maio torna ad attaccare Mattarella: "Un atto ignobile non far partire il governo". E annuncia: "Il 2 giugno invito tutti a un grande evento a Roma"

"Appendete il Tricolore alle finestre". Di Maio chiama la piazza per il 2 giugno

Dopo la rottura, arriva lo scontro. Il Movimento 5 Stelle invita i suoi sostenitori a manifestare il dissenso contro la decisione di Sergio Mattarella di affidare l'incarico di governo a Carlo Cottarelli. In un video su Facebook Luigi Di Maio ha annunciato manifestazioni in tutte le principali città italiane, "passeggiate, dei gesti simbolici, tutto quanto è possibile pacificamente per affermare il nostro diritto a determinare il nostro futuro". L'appuntamento è per il 2 giugno, il giorno della Festa della Repubblica. E sarà condiviso anche da Matteo Salvini: "Avevamo già da tempo prenotato per il prossimo fine settimane più di mille piazze in tutta Italia per spiegare, speravamo, quello che facevamo al governo. Evidentemente - ha chiosato - saremo in mille piazze per spiegare quello che non stiamo facendo per colpa di qualcuno".

"Ieri poteva partire un governo con la maggioranza assoluta. È stato un atto ignobile che non sia partito". Il rancore di Di Maio e dei grillini contro il Quirinale è ancora forte. Lo strappo di ieri è ancora lancinante. E rischia di tradursi in una protesta di piazza senza precedenti. Nel video postato oggi pomeriggio su Facebook Di Maio ha spronato il popolo grillino a farsi sentire partecipando a "manifestazioni e passeggiate che faremo nelle città", iniziando dall'esibizione di simboli di cui, ha detto, "abbiamo bisogno per farci vedere". Quindi, il Tricolore: "Appenderò oggi una bandiera italiana fuori dalla finestra del mio ufficio a Montecitorio - ha annunciato - affinché tutti possano vederla. Invito tutti a fare altrettanto. Prendete la bandiera, compratela e appendetela. Tiriamo fuori il nostro orgoglio di essere cittadini italiani".

Contro la chiamata alle armi di Di Maio, si è subito schierato il Partito democratico rievocando la Marcia su Roma fatta da Benito Mussolini nel 1922. "Il 2 Giugno è la nostra festa, la festa dell'Italia - ha tuonato Andrea Marcucci - chi vuole fare rievocazioni della marcia su Roma, con mobilitazioni ridicole contro l'Europa, contro il Presidente della Repubblica, contro la tutte le istituzioni, si fermi prima del precipizio. Faremo vedere a Di Maio e a Salvini che la democrazia in Italia è forte". Il capogruppo piddì a Palazzo Madama accusa la Lega e il Movimento 5 Stelle di voler "alzare la tensione" con la richiesta di impeachment e portando i cittadini in piazza il giorno della Festa della Repubblica. "Pagheranno per questa tracotanza - ha tuonato il senatore dem - pagheranno per queste manifesta volontà di impoverire gli italiani per assecondare i loro folli disegni". A partire da domani i dem faranno partire "una mobilitazione in difesa delle istituzioni democratiche e della Costituzione" che culminerà, poi, venerdì in una manifestazione a Roma.

Nel suo lungo intervento su Facebook Di Maio ha invitato i suoi a fare "proselitismo" sui social nwetwork. "Andate in giro a dire che 'il mio voto conta' e mettete una vostra foto, una foto del Tricolore o della Costituzione - ha continuato - non ci arrendiamo, non mollate adesso. Facciamoci sentire tutti insieme". Da qui, poi, l'invita a "smontare tutte le bufale, le menzogne che i media hanno iniziato a far circolare". In primis, sostiene, quella relativa all'andamento dei mercati finanziari: "Quella dei mercati è una bufala, perché i mercati sono preoccupati dall'instabilità e dall'incertezza. Se fosse nato un governo politico, ora non ci sarebbero problemi. E invece hanno deciso di andare alla rottura".

"So che siete incazzati, mi avete mandato migliaia di messaggi di incoraggiamento e di rabbia - ha, infine, concluso - ma non possiamo restare a guardare e non possiamo farci anestetizzare dai media".

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