Armi, riti hitleriani e teorie No Vax: indagati 15 neonazisti

Armi, riti hitleriani e teorie No Vax: indagati 15 neonazisti

In ginocchio un'associazione sovversiva di matrice neonazista e suprematista.

La Procura di Napoli ieri ha fatto scattare 26 perquisizioni tra le province di Napoli, Caserta, Avellino, Siena, Roma, Torino, Ragusa, Lecce e Ferrara a seguito dell'indagine condotta dalla Digos partenopea e dalla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione-Servizio per il Contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Interno, che hanno operato con la collaborazione dei colleghi della postale. Nel mirino l'«Ordine di Hagal», presente sul web, no vax e fortemente antisemita, al punto da negare la Shoah. Teorie, quella sulla superiorità della razza bianca, che venivano rilanciate anche su Telegram, sul canale «Protocollo 4».

Al vertice dell'Ordine c'era un presidente e un vice, Maurizio Ammendola, di 42 anni e Michele Rinaldi, finiti nel registro degli indagati insieme a altre tredici persone. L'associazione, con base a Nolano, svolgeva anche attività di addestramento paramilitare in campi tra il napoletano e il casertano, avvalendosi del supporto di ex combattenti ucraini.

«Il vaccino anti-Covid non è un vaccino ma una terapia genica sperimentale che modifica il Dna in maniera irreversibile e perpetua», si leggeva nel loro sito ora oscurato. Non mancavano i richiami nostalgici e i riti hitleriani e potevano contare su un arsenale di armi «softair», usate nei giochi di combattimento con palline di gomma e invece modificate per sparare proiettili veri.

Nel corso delle 26 perquisizioni nelle diverse province italiane sono state sequestrate anche bandiere, stampati, materiale propagandistico, uniformi, abbigliamento tattico, coltelli e un lanciagranate. Ma al momento non sono emersi collegamenti con altre associazioni di estrema destra o gli indagati hanno preso parte a recenti manifestazioni di protesta.

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