Arrestata a 12 anni: comprava i colori

Pugno duro degli agenti contro una ragazzina. Ferita e poi multata

Arrestata a 12 anni: comprava i colori

La strattonano, la buttano a terra a calci, tentano di immobilizarla mentre lei si dimena e cerca a tutti i costi di fuggire. Le stanno addosso almeno tre poliziotti e tutto intorno minacce e urla, quelle dei manifestanti che chiedono agli agenti di fermarsi e quelle dei poliziotti in tenuta antisommossa, che brandiscono le armi e gridano alla folla di stare indietro. Non si tratta della solita mano dura degli agenti di Hong Kong, che domenica hanno arrestato 298 persone dopo le proteste per il rinvio di un anno - causa Covid, dicono le autorità - delle elezioni che si sarebbero dovute tenere ieri nella ex colonia britannica per il rinnovo del Parlamento locale. Stavolta è peggio. A essere fermata brutalmente dalla polizia è stata una ragazzina di 12 anni. E il video, girato nella zona di Mong Kok dove stavano protestando i giovani pro-democrazia, diventa la prova - se ce ne fosse ancora bisogno - di un uso della forza sproporzionato nella metropoli piegata al giogo della Cina, dopo la legge sulla sicurezza che punisce per «secessione, sovversione, terrorismo e collusione con un Paese straniero» chiunque osi manifestare contro il volere di Pechino.

La polizia sostiene che la ragazzina avesse preso parte alla manifestazione non autorizzata e di aver fatto ricorso a un «uso minimo della forza» per fermarla dopo che questa «era scappata in modo sospetto». La famiglia della giovane punta il dito contro le forze dell'ordine, impegnate in quel momento nel controllo e nella perquisizioni dei passanti per individuare chi avesse preso parte alla manifestazione. La dodicenne si è spaventata di fronte agli agenti pronti a perquisirla ed è scappata - è la versione della madre - ma era solamente uscita per comprare del materiale scolastico, con il fratello di 20 anni, anche lui messo a terra dagli agenti.

I due ragazzi sono rimasti feriti a causa della colluttazione e sono stati multati in base alle legge che vieta gli assembramenti per il coronavirus ma la madre ha annunciato che presenterà una denuncia formale.

Nonostante la repressione, l'Ufficio di collegamento del governo cinese nella Regione amministrativa speciale di Hong Kong e il governo dell'ex colonia britannica hanno condannato le proteste del fine settimana a Kowloon, la parte settentrionale della città, e sottolineato la «tolleranza zero» per i crimini che

violano la legge sulla sicurezza nazionale. «Sosteniamo fermamente il governo e la polizia di Hong Kong nell'applicazione risoluta della legge e nel mantenimento della stabilità sociale e dello stato di diritto a Hong Kong».

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