Pedaggi, domani gli aumenti sul 10% delle autostrade italiane

Toninelli firma dei decreti: "Nessun rincaro sul 90% delle autostrade". E Strada dei Parchi sospende gli aumenti su A24-A25

Pedaggi, domani gli aumenti sul 10% delle autostrade italiane

Un anno di cambiamenti. Il 2019 che verrà porterà con sé anche novità importanti sul settore autostradale, non solo per gli automobilisti delle tratte A24 e A25. Il ministro Danilo Toninelli, infatti, ha annunciato su Facebook di aver firmato i decreti grazie ai quali con l'anno nuovo "non scatterà nemmeno un centesimo di aumenti dei pedaggi sul 90% delle autostrade italiane".

Insomma, se nei giorni scorsi al Ministero dei Trasporti erano in molti al lavoro per scongiurare l'aumento dei pedaggi previsti dal 1 gennaio 2019, pare che ora si sia arrivati ad una soluzione. Toninelli parla del 90% delle autostrade (senza spiegare quali rientreranno in quel 10%), confermando dunque quanto emerso nei giorni scorsi secondo cui per alcuni concessionari "si arriverà invece a ritocchi minimi".

"Nella maggior parte dei casi l'assenza di rincari è il risultato di una fruttuosa interlocuzione con i concessionari autostradali - spiega Toninelli - E laddove l'accordo non si è raggiunto, come nel caso di Strada dei Parchi, che gestisce le arcinote A24-A25, abbiamo agito emanando comunque l’apposito decreto di sterilizzazione degli esorbitanti rincari per gli utenti". Il ministro grillino parla di "errori del passato" e promette che "per il futuro prevediamo pedaggi più bassi perché direttamente collegati con gli investimenti effettivi e non più presunti da parte dei concessionari. Una norma che abbiamo inserito nel decreto Genova e che è già legge".

Intanto gli aumenti previsti per i pedaggi autostradali sulle tratte dell'A24 e A25 ci saranno, ma la concessionaria Strada Dei Parchi non li applicherà. Il rincaro era stato approvato dal governo precedente alla fine del 2017, ma dopo le proteste e il sit-in dei sindaci ai caselli autostradali non verrà applicato. La sospensione però sarà valida fino al 28 febbraio del 2019, dunque appena due mesi di tregua. "Tale decisione la Società ha responsabilmente assunto - si legge in una nota - in fiduciosa attesa che il Governo trovi una adeguata soluzione normativa, pur avendo dovuto prendere atto con rammarico delle ingiustificate pretese di Anas che per concedere il posticipo delle rate del corrispettivo dovute quale prezzo per gli anni 2017 e 2018 esige un tasso di interesse del 6% annuo al posto del tasso legale stabilito ope legis in un precedente caso analogo, e tanto nonostante gli inviti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti suo controllante".

Inoltre, "la Società ritiene che sia necessario avviare già dal prossimo 7 gennaio un tavolo con il Ministero ed Anas che consenta di risolvere il problema in termini ragionevoli.

Strada dei Parchi è fiduciosa che il Ministero la possa mettere al più presto nella possibilità di sottoscrivere il nuovo 'Piano economico e finanziario', in modo da affrontare e risolvere in via definitiva la questione degli adeguamenti tariffari, che auspica siano oltremodo contenuti".

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