"Siamo convinti di aver fatto il massimo possibile". Intervistato da Repubblica il governatore di Bankitalia Ignazio Visco torna a parlare delle quattro banche salvate dal decreto e difende l'operato di Palazzo Koch: "Siamo intervenuti per evitare danni molto peggiori a centinaia di migliaia di risparmiatori e imprese. Spero anche io che chi ha sbagliato paghi. E sono certo che la magistratura agirà in tal senso per punire i responsabili di reati".
Secondo il governatore, "l'alternativa alla procedura di risoluzione adottata per le quattro banche sarebbe stata una liquidazione ai sensi del codice civile, con effetti devastanti". Le accuse di chi dice che non abbiamo fatto abbastanza? "Siamo convinti di aver fatto il massimo possibile, portando alla luce situazioni di debolezza patrimoniale, inadeguatezze organizzative, malversazioni. Ogni volta che è stato necessario, abbiamo fornito alla magistratura piena informativa e la massima assistenza. L'interlocuzione con la Consob è stata ed è tuttora continua e approfondita". Gli attacchi contro di me? "Si tratta di attacchi non motivati.
In questi giorni ho visto gravi inesattezze e ricostruzioni talora fantasiose, che rischiano di alimentare infondati sospetti sul nostro operato e sull'intero sistema bancario.Quello a cui Visco però non risponde (anche perché non gli è stato chiesto) è perché sebbene nel 2013 già sapesse del "degrado irreversibili" di Banca Etruria autorizzarono la vendita delle obbligazioni subordinate.
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