Bancarotta e false fatturazioni: i genitori di Renzi agli arresti domiciliari

Tiziano Renzi e Laura Bovoli accusati di aver fatto fallire "dolosamente" tre cooperative dopo averne svuotato le casse

Bancarotta e false fatturazioni: i genitori di Renzi agli arresti domiciliari

Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell'ex premier ed ex segretario Pd Matteo Renzi, sono finiti agli arresti domiciliari.

Come rivela il Corriere, i due sono accusati di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni: avrebbero infatti fatto fallire "dolosmente" tre cooperative - collegate alla "Eventi6" - dopo averne svuotato le casse, guadagnando così illecitamente diversi milioni di euro. Gli atti sostengono infatti che "gli indagati cagionavano il fallimento della società per effetto di operazione dolosa consistita nell'aver omesso sistematicamente di versare i contributi previdenziali e le imposte".

La società di famiglia ("Eventi 6", appunto) era già da tempo sotto i riflettori della procura per la gestione non proprio limpida. E lo scorso autunno il procuratore Giuseppe Creazzo, l’aggiunto Luca Turco e il pubblico ministero Christine Von Borries erano riusciti a risalire alle tre cooperative (la "Delivery", la "Europe service Srl" e la "Marmodiv"), fino a confermare le accuse a carico dei Renzi. Il che ha portato alla richiesta di arresto per il rischio di inquinamento delle prove e reiterazione del reato. Secondo il giudice che ha firmato la misura cautelare, il sospetto è che le coop "non hanno alcuna vita sociale, ma vengono costituite soltanto come schermo per altri affari". Proprio come teorizzato dal pm di Cuneo Pier Attilio Stea che indagava su un'altra cooperativa collegata alla "Eventi 6", la "Direkta Srl".

Con i genitori dell’ex premier sono indagate altre 5 persone.

Quattro sono amministratori delle coop che avrebbero agevolato il "sistema" messo in piedi dai Renzi. Il quinto è invece Roberto Bargilli, ex autista del camper che l'ex leader del Partito democratico usò per la sua campagna nelle primarie del 2012.

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