Torna di nuovo a casa Alex Zanardi, nella sua villa di Noventa Padovana dove vive con la moglie Daniela e il figlio Niccolò, dopo l'incendio che ad agosto aveva costretto lo sfortunato ex pilota ad un secondo ricovero perché le fiamme, provocate dal surriscaldamento dell'impianto fotovoltaico sul tetto, avevano compromesso i macchinari necessari per l'assistenza domestica.
Dopo quasi due mesi in ospedale, dove i medici hanno stabilizzato le sue condizioni, il campione paralimpico ha lasciato il San Bortolo di Vicenza, un centro di eccellenza sanitaria per la specifica situazione clinica di Zanardi, per continuare la riabilitazione a casa, già avviata dopo le prime dimissioni, lo scorso dicembre, al termine della lunga degenza a cui lo ha costretto l'incidente in handbike contro un camion durante una staffetta di beneficenza sulle colline senesi nel giugno del 2020. Un nuovo dramma, che lo ha fatto precipitare di nuovo tra la vita e la morte, come vent'anni fa sulla pista di Lausitzring, in Germania, che gli costò l'amputazione di entrambe la gambe. Da allora la sua «filosofia» è stato un esempio di vita per generazioni di sportivi e non solo: «Quando mi sono risvegliato senza gambe ho guardato la metà che era rimasta, non la metà che era andata persa», disse al suo risveglio.
Dopo l'incendio domestico, la moglie e il figlio dell'ex pilota automobilistico lo hanno voluto riportare al San Bortolo, nel reparto che resterà il suo punto di riferimento medico pure per il futuro e dove ha potuto godere di un riserbo pressoché impenetrabile, come richiesto dalla famiglia per tutelarne la privacy. È stato il primario Giannettore Bertagnoni a seguire il campione, consentendo l'accesso alla sua camera ospedaliera «blindata» solo ai familiari più stretti e a fisiatri, fisioterapisti, logopedisti, infermieri. «In questo periodo - ha spiegato il medico - il nostro principale obiettivo è stato di stabilizzare le condizioni cliniche generali di Zanardi. Ma, contestualmente, abbiamo proseguito il programma riabilitativo seguito durante il primo periodo di degenza». Sono stati anni durissimi gli ultimi due per la leggenda paralampica, quattro medaglie d'oro ai Giochi di Londra e di Rio, che dopo l'incidente del 2020 ha dovuto affrontare un lungo percorso medico a riabilitativo. Il devastante scontro contro l'autoarticolato gli aveva provocato un grave trauma cranico che aveva reso necessario prima un delicato intervento chirurgico e poi un lungo programma di terapie neurologiche e fisiche. Cure che a giugno gli avevano consentito di riprendere a comunicare e di tornare a casa pochi giorni prima di Natale 2021, dopo oltre un anno e mezzo.
Era stata la moglie ad annunciarlo, spiegando che Zanardi era in grado di comunicare ma non di parlare e che avrebbe continuato la riabilitazione a casa, nel suo ambiente familiare, alternando temporanei soggiorni in cliniche specializzate. Poi, ad agosto, l'incendio che aveva compromesso i macchinari necessari alla riabilitazione aveva costretto i familiari a ricoverarlo di nuovo. Fino a ieri.
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