Da Baviera e Assia uno schiaffo a Scholz. Crescita record di AfD

A Monaco si conferma la Csu di Söder, a Wiesbaden trionfo Cdu. Crollo Spd, battuta la ministra dell'Interno

Da Baviera e Assia uno schiaffo a Scholz. Crescita record di AfD
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Vincono i popolari di Cdu e Csu, avanzano nettamente i nazionalconservatori di AfD e i socialdemocratici della Spd del cancelliere Olaf Scholz subiscono un'amara sconfitta. È questo il risultato delle elezioni statali che si sono tenute oggi in Baviera e Assia. L'esito del voto, a cui avevano diritto circa 14 milioni di elettori su 84 milioni di tedeschi, era ampiamente annunciato dai sondaggi. Sulla base delle prime proiezioni, è una brutta pagella per l'esecutivo federale formato da Spd, Verdi e dai liberaldemocratici della Fdp, giunto a metà del mandato. In Baviera, il primo ministro uscente e presidente della Csu Markus Söder si conferma saldamene alla guida del Land che governa dal 2018, prima con un esecutivo monocolore e poi in coalizione con gli Elettori liberi (Fw) di centro-destra. Rispetto alle elezioni tenute allora, la Csu cede 0,4 punti e si attesta al 36,8% seguita dai Verdi al 15,7%, in calo dell'1,9%. AfD guadagna invece il 5,1% e sale al 15,3%, mentre gli Fw rimontano dall'11,6 al 14,3%. La Spd cede 1,3 punti scendendo all'8,4% e la Fdp retrocede dal 5,1 al 3%, rischiando di restare fuori dal parlamento bavarese perché non supererebbe la soglia di sbarramento del 5%. Söder ha commentato che «la Baviera ha scelto la stabilità e la Csu ha chiaramente vinto le elezioni». Tuttavia, i popolari rimangono al di sotto del 40%, segno di come la crisi dei partiti di massa abbia raggiunto anche la Germania.

Uno sviluppo ancora più evidente in Assia per la Spd, che è soltanto terza al 15,9% con la perdita di 3,9 punti dalle elezioni del 2018. Sia per questo Land sia per la Baviera, il risultato è stato definito «amaro» dal segretario generale dei socialdemocratici, Kevin Kühnert, che lo ha imputato a «cause molto complesse». L'esponente della Spd ha aggiunto che i partiti di governo hanno perso in entrambi i Länder e questo è «un segnale» per la maggioranza di Scholz. Il voto potrebbe avere gravi ripercussioni sull'esecutivo federale, dato che la Spd candidava come capolista la ministra dell'Interno tedesca, Nancy Faeser. Secondo indiscrezioni diffuse dal quotidiano Bild, a seguito della sconfitta in Assia, Faeser potrebbe rassegnare le dimissioni, ma Scholz dovrebbe respingerle. Intanto, per la Cdu il risultato in Assia è stato «sensazionale», secondo il segretario generale del partito Carsten Linnemann. «Una giornata grandiosa», ha commentato il primo ministro uscente Boris Rhein della Cdu, dal 2022 alla guida di un governo formato da popolari e Verdi. In base alle proiezioni, la Cdu sperimenta un balzo di 8 punti rispetto al 2018 e raggiunge il 35%, seguita da AfD che sale dal 13,1 al 16,9%. Dopo la Spd al 15,5% si collocano i Verdi, che scivolano dal 19,8 al 14,9%. La Fdp perde 2,5 punti e si ferma al 5%, mentre i post-comunisti di Die Linke retrocedono dal 6,3 al 3,2%. Gli Fw guadagnano mezzo punto raggiungendo il 3,5%. I due partiti non dovrebbero entrare nel parlamento assiano, non superando la soglia di sbarramento del 5%.

Copresidente di AfD con Tino Chrupalla, Alice Weidel ha sottolineato «la chiara» vittoria dei nazionalconservatori sia in Baviera sia in Assia con «valori da record», che rappresentano «un promemoria» per l'esecutivo federale.

«Siamo sulla giusta strada», ha infine evidenziato Weidel, alludendo alla possibilità che AfD, attualmente classificata come sospetta organizzazione estremista di destra dall'intelligence tedesca, possa arrivare al governo sia nei Länder sia in Germania.

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