Berlino, il giorno della sirena. "Pronti per una catastrofe"

Venti minuti di segnali sonori dagli altoparlanti. Messaggi anche su tv, radio e sull'app anti Covid

Berlino, il giorno della sirena. "Pronti per una catastrofe"

Un lamento prolungato con un tono che si alza e si abbassa, dalla durata di un minuto, per mettere le persone sul chi-va-là. E un tono continuo della durata di un minuto per decretare il cessato allarme. Domani è il giorno dell'allerta in Germania. Alle 11 del mattino le sirene di tutto il Paese si metteranno a suonare. E poiché dai tempi della guerra la tecnologia ha fatto molti passi in avanti, ad attivarsi non saranno solo le sirene ma anche telefonini, tv, radio e social media invieranno dei segnali, «rispondendo così alle attese strategiche di un sistema di allerta integrato». L'annuncio è dell'Ufficio federale per la protezione civile e l'aiuto nelle emergenze (Bbk). Da domani, ogni secondo giovedì di settembre verrà dunque celebrata la Giornata della consapevolezza dell'allarme, il Warntag, mettendo in pratica una decisione della conferenza dei ministri dell'Interno dei 16 Länder tedeschi.

A un portavoce della Bkk abbiamo chiesto di spiegare la ratio della decisione: «Il numero crescente di catastrofi naturali (come le ondate di calore nel 2018 e nel 2019, ma anche le forti piogge e inondazioni) e altre minacce come gli attacchi terroristici, fino alla pandemia di coronavirus hanno aumentato l'importanza del sistema di allarme». Il mondo cambia, non sempre in meglio: nel giro di pochi anni la Germania ha subito diversi attacchi dell'Isis, ha vissuto la tentata strage alla sinagoga di Halle un anno fa e il massacro compiuto da un neonazista ad Hanau lo scorso febbraio: il Paese si adegua come può, educando i propri cittadini alla conoscenza dei sistemi di allerta. A comiciare dai toni della sirena.

Il Warntag non dovrebbe cogliere i tedeschi impreparati: iniziative analoghe esistono già a livello dei Länder e anche la confinante Svizzera testa il funzionamento delle proprie sirene una volta all'anno, il primo mercoledì di febbraio. La principale difficoltà per i tedeschi rischia semmai di essere la confusione. «Dal 1989 ¬ riprende il portavoce il sistema delle sirene è stato trasferito ai Länder e i toni non sono più regolati in modo uniforme». Validi per tutti restano i due segnali attesi giovedì mattina.

L'ambizione del Bkk non è solo mettere i cittadini in allerta ma comunicare con loro, rendendoli in sostanza un po' più simili ai veneziani, abituati da sempre a «leggere» nei fischi della sirena l'entità dell'acqua alta in arrivo. Chi in Germania sentirà il tono modulato dovrà dunque capire: «Attenzione, c'è un pericolo. Mantieni la calma e tieniti informato». Saranno poi radio, tv e internet a completare l'opera. La protezione civile punta molto anche su Nina, l'applicazione che il Bkk sta chiedendo ai tedeschi di installare sui propri cellulari. Mentre le sirene si scateneranno, la app invierà messaggi push per informare i cittadini su quello che sta succedendo. In attesa di sapere quali notifiche Nina abbia in serbo per celebrare degnamente il Warntag, aprendo l'applicazione si leggono le ultime notizie sull'andamento del coronavirus in Germania. Un ruolo delicato lo giocano infine gli asili d'infanzia, le scuole, gli ospedali, le casi di riposo. Per alcune fasce della popolazione come per esempio gli anziani o i bambini piccoli il suono delle sirene o altri forti segnali di avvertimento possono scatenare sentimenti di paura o associazioni con i pericoli del passato.

«Siamo consapevoli di questa circostanza e ne terremo conto nell'ulteriore sviluppo dell'avvertimento della popolazione», conclude il Bkk. La prima esercitazione a livello nazionale si concluderà alle 11.20 del mattino.

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