Occhi puntati sulla California, dove oggi si vota per la riconferma di Gavin Newsom alla guida del Golden State. Il referendum sul governatore non e' solo un banco di prova fondamentale per le politiche progressiste nello stato tradizionalmente roccaforte dei democratici, a partire dalla lotta al cambiamento climatico, su cui la California e' apripista in America. Una sconfitta del liberal Newsom sarebbe un brutto colpo per l'agenda del partito e l'immagine della Casa Bianca dopo il caotico ritiro dall'Afghanistan, che ha causato un'emorragia di consensi al presidente Joe Biden, e le difficolta' nell'arginare la pandemia di covid. Infine, rappresenterebbe un segnale negativo per i dem in vista delle elezioni di metà mandato del 2022, che già li vedono in difficoltà. Per questo Biden e' volato sulla West Coast e ieri sera ha partecipato ad un evento a Long Beach per sostenere la riconferma di Newsom. La visita peraltro e' stata anche l'occasione per assistere ai danni causati dagli incendi che stanno devastando la California, rilanciando il suo piano per combattere il cambiamento climatico nell'ambito della sua agenda economica. Un'agenda che appare sempre più in pericolo in mancanza di un accordo fra gli stessi dem, e che per Biden e' invece fondamentale per far rialzare le sue quotazioni tra gli elettori. Dai sondaggi il 53enne ex sindaco di San Francisco sembra avanti: il 60% dei californiani si dice infatti contrario alla sua rimozione, percentuale in netto miglioramento rispetto al 50% di luglio, e in parte da attribuire alla dispersione dei voti fra i 46 candidati in corsa, tra cui il frontrunner e' il conservatore Larry Elder (ma c'e' anche l'icona transgender Caitlyn Jenner). Oltre alla discesa in campo dei Big del partito a sostegno del governatore, dalla vice presidente Kamala Harris all'ex presidente Barack Obama. Il referendum' su Newsom e' stato deciso per alcune sue azioni prese durante la pandemia e per diverse gaffe, come ad esempio andare a cena al ristorante mentre chiedeva agli abitanti di restare a casa per il covid. E' la seconda volta nella storia che i cittadini sono chiamati a decidere se un governatore può mantenere il suo incarico o deve essere rimosso, e diciotto anni fa un voto simile ha permesso ad Arnold Schwarzenegger di arrivare alla guida della California. Il rischio per i dem e' soprattutto l'affluenza, visto che gli elettori senza Donald Trump sembrano aver perso interesse. Intanto i candidati repubblicani affilano le armi, iniziando a gridare alle frodi elettorali prima ancora dell'apertura dei seggi e parlando di elezioni truccate (lo stesso copione del tycoon per le presidenziali del 2020). Abbiamo sconfitto Trump, ma non il trumpismo: il voto è una scelta fra me e Trump, ha detto invece in più occasioni Newsom per evidenziare la differenza fra il suo stato e quelli repubblicani come il Texas, che hanno avviato una stretta conservatrice. Il governatore in carica ha anche criticato i ricchi californiani che hanno abbandonato il Golden State per trasferirsi in Texas - a partire dal patron di Tesla Elon Musk - portando la sua sfida sul piano nazionale tra i due partiti e a uno scontro ideologico su clima, aborto e diritti di voto.
La questione, anche se Newsom dovesse prevalere, e' capire se potrà contare su una base desiderosa di rieleggerlo l'anno prossimo, o se invece si mostrerà vulnerabile nei confronti di un possibile sfidante repubblicano.
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