La black list di Di Maio ​Nel mirino 9 giornalisti

Luigi Di Maio in una lettera all'Ordine dei Giornalisti indica i nomi di chi ha raccontato le ultime vicende della giunta capitolina

La black list di Di Maio ​Nel mirino 9 giornalisti

"Oggi ho consegnato al presidente dell'Ordine dei giornalisti la lettera che trovate qui sotto. La campagna diffamatoria nei confronti del MoVimento 5 Stelle deve finire. Vi chiedo di reagire. Dobbiamo raccontare a tutti i nostri successi ottenuti nelle città che governiamo". Luigi Di Maio si rivolge ai sostenitori del Movimento 5 Stelle su Facebook, in un lungo post, corredato di video, che include il testo della lettera all'Odg, i giornalisti segnalati all'organismo e gli episodi "incriminati". Il riferimento è a tutti gli articoli che hanno raccontato il polizza-gate della Raggi.

Quelli datati il 3 febbraio di: Emiliano Fittipaldi (L’Espresso), Fiorenza Sarzanini (Corriere della Sera), Carlo Bonini (La Repubblica), Alessandro Sallusti (Il Giornale), Elena Polidori (QN-Carlino-Nazione-Giorno), Valentina Errante e Sara Menafra (Il Messaggero), Edoardo Izzo (La Stampa). Per gli articoli del 4 febbraio ancora Fiorenza Sarzanini e Ilaria Sacchettoni (Corriere della Sera), Elena Polidori (QN-Carlino-Nazione-Giorno), Valentina Errante e Sara Menafra (Il Messaggero). "All’elenco - fa sapere Di Maio - si aggiungono gli articoli pubblicati oggi da Corriere della Sera (ancora a firma Sarzanini) e Repubblica (Carlo Bonini), in cui io stesso vengo tirato in ballo, nonostante avessi già smentito tutto a dicembre 2016, con illazioni diffamatorie che non trovano riscontro nei fatti". E a Di Maio ha risposto la Fnsi, Federazione nazionale stampa italiana: "In uno stato di diritto è legittimo che chi si ritiene diffamato da un giornalista si rivolga alla magistratura o al competente ordine professionale. Quello che non è accettabile sono invece le liste di proscrizione e le intimidazioni.

L'iniziativa dell'onorevole Luigi Di Maio è un tentativo maldestro di screditare un'intera categoria professionale, mettendo all'indice tutti i cronisti che in questi giorni stanno raccontando con rigore e dovizia di particolari le inchieste della magistratura in cui è coinvolta la sindaca di Roma", afferma in una nota Raffaele Lorusso, segretario generale della Federazione nazionale della stampa italiana.

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