"Boldrini da eliminare fisicamente". Ed è bufera su una leghista veneta

"Laura Boldrini va eliminata fisicamente". Monica Bars non ci gira troppo intorno. E l'attacco postato Facebook finisce per riaccendere lo scontro tra la Lega Nord e il presidente della Camera. Qualche giorno fa Matteo Salvini aveva, infatti, paragonato la terza carica dello Stato a una bambola gonfiabile (guarda il video). La dichiarazione della capogruppo leghista in consiglio comunale a Musile di Piave (Venezia) non fa che dar modo alla sinistra per tornare all'attacco. Tanto che da Facebook il post finisce sui banchi del parlamento.

Secondo i quotidiani locali, a infiammare la Bars sarebbero state "alcune dichiarazioni della Boldrini sull’emergenza umanitaria in Turchia e sulla necessità per l’Europa di aprire le porte ai turchi in fuga dalle repressioni di Erdogan". "L'affermazione - ha subito commentato l'avvocato difensore della Bars - intendeva riferirsi alla rimozione del presidente della Camera dal suo ruolo politico e niente altro". Ma cinque parlamentari del Pd (Davide Zoggia, Michele Mognato, Delia Murer, Andrea Martella e Sara Moretto) hanno presentato una interrogazione al ministro dell'Interno Angelino Alfano. "Le espressioni usate - tuonano i democrat - risultano essere andate ben al di là della libertà critica di espressione".

Anche il vicepresidente della Regione Veneto, il leghista Gianluca Forcolin, già sindaco per nove anni a Musile, ha preso le

distanze dalle "affermazioni forti" della Bars. "Tuttavia - ha precisato Forcolin - la Boldrini dovrebbe essere più equilibrata nelle proprie prese di posizione sull'immigrazione".