Due giorni fa sono piovuti insulti su Laura Boldrini al grido di "prima gli italiani". All'aeroporto di Fiumicino l'ex presidente della Camera si è trovata di fronte ad un uomo che intendeva contestarla e solo l'intervento degli addetti di volo ha permesso di riportare la calma. Passata la bufera, però, la deputata di Leu punta il dito contro Matteo Salvini autore di una "macchinazione" ai suoi danni.
Ai microfoni di Circo Massimo su Radio Capital, la Boldrini ha attaccato il titolare del Viminale. "Per cinque anni ho fatto la presidente della Camera, ho rappresentato lo Stato, e dire a una figura istituzionale di pensare agli italiani sottendendo che non lo faccia - ha sottolineato - è un'offesa molto grave"
"Per cinque anni ho fatto la presidente della Camera - ha spiegato - ho rappresentato lo Stato, e dire a una figura istituzionale di pensare agli italiani sottendendo che non lo faccia - ha sottolineato - è un'offesa molto grave". Il riferimento è ovviamente a quel "prima gli italiani" che l'uomo in aereo le ha gridato in faccia. Il fatto che lei si occupati "di altri, cioè dei migranti" per la Boldrini "è frutto di una bufala" provocata dal fatto che "per anni Salvini mi ha associato ai reati dei migranti usando l'hashtag #risorseboldriniane". Secondo l'ex presidente della Camera si è trattata di una "operazione criminale".
"Salvini - ha insistito la Boldrini - in questi anni ha iniziato una campagna di paura, criminalizzando tutti i migranti, e serviva un capro espiatorio: in virtù dei miei 25 anni di lavoro alle Nazioni Unite avrà pensato che fossi
l'ideale. Quindi adesso le persone si sentono autorizzate a gridarmi frasi di questo genere, come se io fossi una traditrice della nazione. Questo è inaccettabile, e c'è un responsabile politico di questa macchinazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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