Esplode la bagarre alla Camera dei deputati, dove il tema al centro della discussione era la scelta della sede provvisoria del palagiustizia di BAri, che secondo un articolo pubblicato da Repubblica sarebbe di proprietà di un uomo sospettato di aver prestato denaro a organizzazioni mafiose.
È dopo la richiesta arrivata dalla opposizione (a insorgere Pd e Fdi) perché il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede chiarisse che parte lo scontro, con Giulia Sarti, presidente della commissione Giustizia in quota M5S che lo difende.
"Sono sicura che il ministro saprà assumere le sue decisioni con una assunzione di responsabilità diversa da chi fino ad ora se ne era sempre fregato", dice, provocando la reazione di David Ermini (Pd), che le rinfaccia di non parlare da presidente della Commissione, ma da "avvocato difensore di Bonafede", atteggiamento che ritiene "vergognoso".
Sono poi le dichiarazioni del sottosegretrio Vittorio Ferraresi a far surriscaldare ulteriormente il clima. Abbiamo "sentito in quest'Aula delle inesattezze gravi, alcune anche con peso penale di cui ciascuno si assume la responsabilità", dice. E subito dopo parla Emanuela Fiano, che al presidente della Camera Fico chiede di "richiamare formalmente il sottosegretario che ha minacciato i deputati. Lui non è qui a fare il pm, e non ha il diritto di minacciare".
Una bagarre che
continua nell'ala destra della Camera, tra i deputati della Lega e di Fratelli d'Italia, fino a che non devono intervenire i commessi per separare le persone coinvolte in una rissa, durante la quale sono volati schiaffi e pugni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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