Bracciante morto, si muove Emiliano: no al lavoro nei campi dalle 12 alle 16

Dopo la morte di Camara Fantamadi, 27 anni originario del Mali, stroncato giovedì nel Brindisino da un malore al termine di una giornata di lavoro nei campi, la Puglia prova a correre ai ripari.

Bracciante morto, si muove Emiliano: no al lavoro nei campi dalle 12 alle 16

Dopo la morte di Camara Fantamadi, 27 anni originario del Mali, stroncato giovedì nel Brindisino da un malore al termine di una giornata di lavoro nei campi, la Puglia prova a correre ai ripari. Con un'ordinanza in vigore già da ieri, il presidente della Regione Michele Emiliano ha proibito «il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12.30 alle ore 16.00 fino al 31 agosto 2021».

Il provvedimento riguarda l'intero territorio regionale e in particolare le aree interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo, limitatamente ai giorni in cui la mappa indicata sul sito www.worklimate.it - dedicata a chi svolge attività fisica intensa ed è esposto al sole - segnali un livello di rischio alto. Le sanzioni per le violazioni sono quelle previste dall'articolo 650 del Codice penale: arresto fino a tre mesi e 206 euro di ammenda.

La morte del giovane maliano ha fatto notizia. Tanto che del decesso si è occupato anche L'Osservatore romano, che ricorda «il problema dello sfruttamento dell'immigrazione, la piaga del caporalato e la tutela dei braccianti» e sottolinea che Fantamadì lavorava per «una paga di 6 euro l'ora». Ma è probabile che alcuni dei decessi avvenuti nei giorni scorsi in Salento siano dovuti anche alle temperature torride. D'altra parte, come hanno ricordato ieri in una nota congiunta la Cgil e la Flai (Federazione lavoratori dell'agroindustria) di Brindisi «ci ritroviamo il ripetersi della storia di Paola Clemente, che nell'estate caldissima di 6 anni fa, il 13 luglio 2015, è morta di fatica nelle campagne di Andria, in Puglia».

E che soprattutto nel nostro Mezzogiorno in estate il problema delle condizioni di lavoro nel settore agricolo fosse grave e meritevole di intervento da parte delle istituzioni se n'erano resi conto già alcuni sindaci di quella stessa regione. È il caso del primo cittadino di Brindisi, Riccardo Rossi, che nei giorni scorsi aveva emanato un'ordinanza che vieta il lavoro nei campi dalle 12 alle 16 e fa riferimento alla mappa Inail. E soprattutto è il caso del sindaco di Nardò (in provincia di Lecce) che da cinque anni adotta ogni estate un provvedimento anti-caldo.

Pippi Mellone, che governa Nardò, ha invitato tutti i sindaci a emanare ordinanza analoghe e ha sottolineato che il provvedimento che ha adottato quest'anno per la prima volta fa riferimento al progetto Worklimate, lo stesso dell'ordinanza di Emiliano, realizzato grazie alla collaborazione dell'Inail e del Cnr.

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