Brexit, 600mila in marcia "Sì al nuovo referendum"

Moltissimi i giovani che chiedono di restare in Europa. Il sindaco Khan: «Questa è democrazia»

Brexit, 600mila in marcia "Sì al nuovo referendum"

Londra In piu' di seicentomila sono scesi in piazza ieri a Londra per chiedere un referendum sull'accordo finale per la Brexit. Sono arrivati in massa, con decine di autobus, da ogni parte del Paese ed erano talmente tanti che il corteo ha dovuto ritardare la partenza di un'ora per permettere a tutti di partecipare. La marcia pacifica, organizzata da People's vote, si e' snodata lungo le vie del centro da Park Lane verso Parliament Square senza incidenti. A guidarla sopratutto I giovani, convinti che l'uscita dall'Unione Europea sia un errore madornale e tutti coloro che ritengono di avere il diritto di dire la propria sulla decisione che verra' presa dal governo. Molti manifestanti avevano semplici cartelli fatti in casa con scritte del tipo Brexit mi ha rubato il futuro. Insieme a loro anche famiglie intere, bimbi piccoli e persino cani avvolti nella bandiera europea. Ma non mancavano neppure rappresentanti politici e delle organizzazioni sindacali, dipendenti pubblici del servizio sanitario nazionale e lo stesso sindaco di Londra Sadiq Khan che ha dato inizio al corteo. Quello che piu' importa oggi ha dichiarato Khan, da sempre convinto Remainer e' che coloro che ritengono un secondo referendum non democratico e non patriottico, si rendano conto che in realta' e' esattamente l'opposto. Che cosa ci puo' essere di piu' democratico, di piu' britannico che fidarsi del giudizio della gente? All'appello del sindaco si e' aggiunto il sostegno del Primo Ministro Scozzese Nicola Sturgeon che ha inviato un messaggio nel corso della manifestazione in cui afferma che il suo partito appoggerebbe un voto che offrisse al Regno Unito la possibilita' di restare nella Comunita' Europea. Brexit e' diventato un pasticcio ha dichiarato alla Bbc il deputato laburista Lord Adonis, tra gli organizzatori della protesta il caos nelle trattative dell'ultima settimana rivela che anche il miglior accordo possibile sarebbe ora un pessimo accordo per il Paese. Molti dei giovani manifestanti sono realmente preoccupati per il loro futuro. La maggior parte di loro e' nata insieme ai progetti Erasmus, e' abituata a muoversi con estrema facilita' da un Paese all'altro, ad usufruire di programmi di studio all'estero il cui destino diverrebbe estremamente incerto dopo l'uscita dall'Europa. Questi ragazzi sono convinti che la Brexit li rendera' tutti piu' poveri, privandoli di una serie di opportunita' di lavoro e di carriera che non saranno piu' disponibili. Alastair Campbell, ex direttore della Comunicazione sotto il governo Blair, e' sicuro che la Brexit che era stata promessa e quella per cui le persone si sono battute, non esiste. Non penso si debba ripetere questo referendum ha commentato ieri credo si debba accettare che abbiamo perso questa battaglia e che ora la questione debba spostarsi sulla natura dell'accordo. Sempre ieri si e' svolta ad Harrogate anche una marcia pro- Brexit , organizzata dal gruppo Leave Means Leave e guidata dall'ex leader dell'Ukip Nigel Farage.

E' provato che circa un terzo di quelli che avevano votato per rimanere adesso pensano che siamo dei democratici e che il governo dovrebbe semplicemente procedere ha detto Farage e questo e' anche il nostro messaggio: andate avanti, mantenete le promesse che ci avete fatto. Il Primo Ministro Theresa May, attualmente a Bruxelles, ha sempre escluso un secondo referendum.

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