"Buzzanca, fu circonvenzione di incapace". Rischia il processo la sua ultima compagna

Francesca Lavacca cercò di sposarlo per diventarne l'erede

"Buzzanca, fu circonvenzione di incapace". Rischia il processo la sua ultima compagna
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Circonvenzione di incapace. È l'accusa per la quale rischia di finire a processo Francesca Lavacca, 54 anni, giornalista pubblicista e ultima compagna dell'attore Lando Buzzanca, morto il 18 dicembre 2022 all'età di 87 anni. La donna, che sui social si presenta come Francesca Della Valle, avrebbe secondo l'accusa indotto l'attore a «contrarre matrimonio ben consapevole delle sue condizioni psicofisiche inidonee alla libera autodeterminazione».

La donna, quando Buzzanca era ricoverato in ospedale in gravi condizioni, nel 2021, aveva fatto le pubblicazioni del loro matrimonio al comune di Canosa in Puglia. Atto che le avrebbe consentito di inserirsi nell'asse ereditario anche se poi le nozze non sono poi state celebrate grazie all'intervento dell'amministratore di sostegno di Buzzanca, l'avvocato Luca Valvo, che sospettando la circonvenzione di incapace aveva chiesto al giudice tutelare di sospendere le nozze, per le quali Lavacca aveva esibito una procura speciale firmata dal futuro (e forse inconsapevole) marito, in quel momento ricoverato in clinica.

Anche i figli dell'attore, Mario e Massimo, accusano la Lavacca di avere approfittato dello stato di prostrazione cognitiva e fisica in cui Buzzanca ha trascorso gli ultimi mesi di vita. Secondo i due il padre non aveva mai esternato la volontà di sposarsi con la donna e comunque il padre non era in grado di firmare nessun documento. In particolare Massimo la accusa anche di essersi intromessa nella gestione dei diritti di immagine di Buzzanca grazie a una delega di un conto Bancoposta.

Da parte sua Lavacca ha denunciato Mario e Massimo Buzzanca per truffa, circonvenzione di incapace e violenza privata sostenendo che l'attore è stato «lasciato morire per avidità» e Valvo per abuso d'ufficio per aver impedito il matrimonio, denunce archiviate dal pm, decisione contro la quale la donna ha presentato opposizione.

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