La strada che porta alle calette è un sentiero di sali e scendi che corre lungo la costa, tra i boschi e la macchia mediterranea, dove il colore del verde e del beige del percorso fanno da contrasto all'azzurro, in tutte le sue sfumature, del mare. Il frinire delle cicale e il canto degli uccellini è interrotto solamente dal rumore dei passi dei turisti e dal cigolare delle ruote dei ciclisti. Siamo in piena Maremma, a Scarlino, borgo di 3.800 anime, in provincia di Grosseto. Precisamente a Cala Violina, nella riserva naturale Le Bandite. Un angolo di terra incontaminato, dove la sabbia di granelli di quarzo suona come un violino quando si cammina a piedi nudi (è la cosiddetta sabbia musicale, fenomeno naturale molto raro), e dove lo specchio di un mare limpidissimo fa pensare per un attimo di essere ai Caraibi. Davanti, nitida e ben definita, si staglia l'Isola d'Elba, che dista un'ora di traghetto (ma ancora dal porto di Scarlino non ci sono linee dirette di traghetti).
Da quest'estate Cala Violina è una spiaggia a numero chiuso. E questo non per il Covid. Anche se la pandemia ha dato la spinta a prendere una decisione in tal senso. Cala Violina, infatti, finora accessibile a tutti, è la prima spiaggia della Toscana ad ingresso su prenotazione. La scelta è stata presa in un consiglio comunale ad aprile: dal primo giugno al 15 settembre possono accedere alla caletta fino a 700 persone al giorno, dopo una prenotazione on line e al pagamento simbolico di 1 euro. «Il progetto riguarda la tutela dell'ambiente - spiega la sindaca di Scarlino, la leghista Francesca Travison - e della meravigliosa spiaggia. Veniva frequentata da troppe persone e non era possibile continuare così. Per cui abbiamo deciso di limitare l'accesso. Siamo soddisfatti perché i turisti hanno risposto positivamente, con una cifra esigua per i servizi che vengono erogati. Tutto sold out e siamo molto contenti di questa scelta. In futuro? Potremmo farlo anche su altre spiagge da tutelare».
Dopo aver percorso un paio di chilometri dal parcheggio, si arriva all'ingresso in cui gli operatori della cooperativa Auxilium Vitae controllano l'accesso. In media, nelle precedenti estati, il lembo di spiaggia accoglieva anche 3.500 turisti al giorno. L'obiettivo della decisione: tutela della riserva e valorizzazione di un posto unico. In spiaggia si vive un'esperienza unica: il bagno in un'acqua trasparente, lo snorkeling vicino agli scogli. Al largo stazionano barche private, ma il comune ha fatto sì che la distanza passasse da 150 a 300 metri. Non è insolito trovare i Butteri a cavallo che danno informazioni. Lungo il percorso spiccano altre due perle, cala Civette e Cala Martina, da cui un gruppo di patrioti portò in salvo Garibaldi. «Il progetto di Cala Violina a numero chiuso nasce dalla voglia di proporre ai turisti una spiaggia dalle bellezze uniche e viverla come esperienza di svago ma anche di tutela ambientale. Appena insediati - dichiara l'assessore al Turismo e agli eventi, Silvia Travison - ci siamo resi conto che Cala Violina era estremamente battuta e i turisti non godevano a pieno delle sue bellezze. Per il prossimo anno vorremmo migliorare gli accessi anche nelle altre calette e prevedere percorsi anche ai portatori di handicap». Un quota simbolica, quella di un euro, poiché i costi della cooperativa, della pulizia e dei controlli sono nettamente superiori. La previsione di spesa è di 35mila euro che il comune di Scarlino ha preso in carico. Ma i turisti non si sono scoraggiati: oltre 22mila gli accessi al sito per la prenotazione, e per assicurarsi il proprio tagliando c'è chi si mette on line fin dalla notte.
Per tutto agosto Cala Violina è sold out e se i toscani la fanno da padroni, subito dietro ci sono i lombardi e i piemontesi. E quei pochi che arrivano tutti sudati dopo un'ora di camminata, non sapendo del numero chiuso, si devono «accontentare» delle altre calette che si incontrano lungo gli undici km di costa.
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