"Il nuovo commissario per la sanità calabrese è il prefetto Guido Longo, un uomo delle istituzioni, che ha già operato in Calabria, sempre a difesa della legalità". Con questo tweet il premier Giuseppe Conte ha ufficializzato il nuovo commissario alla Sanità della Regione Calabria, carica sulla quale l'esecutivo non riusciva a trovare un'intesa.
Fumata bianca
Il Consiglio dei ministri ha nominato Guido Nicola Longo, 68enne ex prefetto di Vibo Valentia. Il suo nome è già inserito nella bozza del decreto di nomina all'esame del Cdm. Il governo, si legge, delibera "di affidare al Commissario ad acta per l'attuazione del Piano dirientro della Regione Calabria l'incarico prioritario di attuare i Programmi operativi 2019-2021 di prosecuzione del Piano di rientro" nonché di "tutti gli interventi necessari a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza,appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai tavoli tecnici diverifica".
Il governo ha inoltre deliberato di incaricare il Commissario ad acta "a relazionare, con cadenza semestrale, al Presidente del Consiglio dei Ministri ed ai Ministeri affiancanti in merito all'attività svolta", in esecuzione del mandato commissariale, "ferme restando le verifiche trimestrali ed annuali previste dalla normativa vigente".
"La nomina del Prefetto Guido Longo, un uomo che da sempre si è battuto per la legalità e contro la criminalità organizzata, è la scelta giusta per la sanità calabrese. Con questa decisione lo Stato saprà far sentire la sua presenza", ha scritto su Facebook il Guardasigilli Alfonso Bonafede, capo delegazione del M5S al governo.
Ricordiamo che, prima di arrivare alla quadratura del cerchio, sono andati in scena errori più o meno grossolani commessi dall'esecutivo giallorosso. Dopo le dimissioni di Saverio Cotticelli, seguite da quelle del suo successore, Giuseppe Zucatelli, è infatti arrivata la rinuncia di Eugenio Gaudio. Non solo: a ruota, quando sembrava che la fumata bianca fosse dietro l'angolo, ecco evaporare come neve al sole anche i nomi di Nicola Mostarda e Agostino Miozzo.
Chi è Guido Longo
Longo è nato a Catania. Si è laureato in giurisprudenza all'Università di Catania ed è abilitato all'esercizio della professione forense. Vincitore di concorso, accede, nel 1978, alla carriera di Funzionario di Pubblica Sicurezza. Nel 1979 gli viene attribuito il premio "Luigi Calabresi" quale migliore allievo della Scuola Superiore di Polizia. Sempre nello stesso anno, viene assegnato alla Questura di Reggio Calabria con l'incarico di dirigere una Sezione della locale Squadra Mobile, successivamente, sempre della locale Squadra Mobile, ricopre l'incarico di Dirigente della Sezione omicidi, coordinando importantissime operazioni di rilievo internazionale.
Dopo la prima esperienza nella Questura reggina, è stato a Palermo nel periodo delle stragi nel '92, prima alla Squadra Mobile come dirigente delle sezioni narcotici e omicidi e poi come vice capocentro della Dia, poi a Napoli, a Roma promosso al servizio centrale, a Caserta dopo la strage di Castelvolturno, poi nuovamente a Reggio e Palermo. A lui si devono, in Campania, i risultati di importanti operazioni antimafia, tra cui la cattura dei superlatitanti dei Casalesi Antonio Iovine, Michele Zagaria e del capo assoluto del clan Francesco Schiavone detto "Sandokan". E' stato prefetto di Vibo Valentia dal marzo 2017 al 30 maggio 2018, quando si è congedato per sopraggiunti limiti di età. Dal 28 luglio scorso guida la terna commissariale del Comune di Partinico, in Sicilia.
Le prime dichiarazioni del neo commissario
In serata sono arrivate le prime parole di Longo. In collegamento a Titolo V su Rai 3, il neo commissario ha subito sottolineato che le prossime settimane "saranno molto impegnative". "Grosso modo so in cosa sto mettendo le mani, ci sono problematiche molto molto importanti", del resto "mai avuto incarichi facili, sono abituato a queste tipologie di incarichi", ha aggiunto l'ex prefetto di Vibo Valentia.
Longo ha quindi riferito di essere stato contattato oggi pomeriggio dal premier Conte e poi dal ministro dell'Interno Lamorgese: "Ho subito detto di sì all'incarico, sono un uomo delle istituzioni". Nella sanità in Calabria ci sono "problematiche molto molto scottanti". In primo luogo "devo vedere un pò come sta la situazione, in modo reale, le cose vanno viste direttamente e valutate direttamente", al di là di quanto viene riportato.
Dalle istituzioni calabresi - con cui non ha ancora avuto contatti - Longo si aspetta collaborazione, ribadendo "sono un
uomo delle istituzioni, non ho altre problematiche, non me le pongo". Quanto agli ospedali che sono chiusi in Calabria, "sono controindicati, specie in questo periodo di allerta Covid".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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