Calenda: "Mai con Emiliano in Puglia". Ma il suo candidato lo smentisce

Il leader di Azione, prima delle primarie in Puglia che hanno incoronato Michele Emiliano, aveva promesso che non lo avrebbe sostenuto alle Regionali. Ma il candidato di Calenda si dice pronto a "lavorare insieme" al governatore

Calenda: "Mai con Emiliano in Puglia". Ma il suo candidato lo smentisce

Il pronostico è stato rispettato. Michele Emiliano ha dominato le primarie del centrosinistra in Puglia. Percentuali bulgare per il governatore uscente. Un risultato che il Pd si aspettava. Non è un caso che la vigilia del voto sia stata animata da feroci polemiche, come nella migliore tradizione della sinistra italiana. Emiliano, uno dei tanti ex magistrati che si sono dati alla politica, ha una strana caratteristica. Piace poco alla classe dirigente del Pd. Ma ha una faccia "populista" molto gradita dai cittadini pugliesi.

La pensano diversamente Matteo Renzi e Carlo Calenda, i principali nemici di Emiliano. Tra lui e l'ex premier furono botte da orbi ai tempi della riforma costituzionale Boschi. Da allora non si possono guardare, anche se da quando Renzi ha lasciato Palazzo Chigi ci sono stati pochi pretesti per dare altro fuoco alle polveri.

Diverso il caso del leader di Azione, che usa sempre il caso della vicenda Ilva-ArcelorMittal per bombardare Emiliano. Calenda, ex ministro del Mise, non ha mai dimenticato le critiche del presidente della Puglia. E infatti, alla prima occasione utile, ha provato a mettergli i bastoni tra le ruote. L'occasione è arrivata all'inizio del 2020, animato dalla campagna elettorale per le primarie in Puglia. Dove c'è stato un tutti contro Emiliano.

Italia Viva ha deciso addirittura di disertare le urne, mentre l'ex presidente Nicki Vendola ha definito le primarie "una fiction". E Calenda? L'europarlamentare, che nel 2019 ha fondato oltre ad Azione anche la lista Siamoeuropei con cui è stato eletto a Bruxelles, ha deciso di appoggiare uno dei tre rivali di Emiliano, Fabiano Amati. In un videomessaggio diffuso pochi giorni prima del voto, Calenda aveva usato parole durissime nei confronti del presidente pugliese. "È il peggior governatore italiano. Azione non lo sosterrà mai. Con tutto quello che ha fatto, è incredibile che sia il candidato del Partito democratico".

Alla fine, Emiliano ha (stra)vinto. Sarà lui a guidare la coalizione di centrosinistra chiamata a confrontarsi nel 2020 con il centrodestra, capitanato - pare - da Raffaele Fitto. Una sfida che si preannuncia molto equilibrata, un testa a testa dove servirà il voto di tutti. Ma Azione, ha assicurato Calenda, non ci sarà.

O forse sì? Come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, tutti e tre gli sfidanti di Emiliano si sono detti "pronti a lavorare insieme al fine di contrastare la destra". Tutti. Anche il già citato Amati, scelto dall'eurodeputato come proprio referente in Puglia. Una vistosa contraddizione che dovrà cercare di risolvere al più presto.

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