Cambia (ancora) il decreto Sicurezza bis. Il Viminale ha infatti diramato una nuova versione del provvedimento (leggi il documento integrale) per costringere i grillini a non prendere ulteriore tempo e approvarlo nel corso del prossimo Consiglio dei ministri.
La modifica principale riguarda proprio il ruolo del ministro dell'Interno che non avrà più il potere di bloccare da solo le navi delle Ong che trasportano i migranti, ma dovrà agire coordinanosi con Difesa e Trasporti (cioè Danilo Toninelli e Elisabetta Trenta) e non solo "informandoli".
L'articolo 1, quello che dà facoltà al Viminale di "limitare o vietare l'ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale", ora riconosce esplicitamente che tale decisione va adottata "di concerto con il Ministro della difesa e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, secondo le rispettive competenze, informandone il Presidente del Consiglio dei ministri". Si tratta di una modifica sostanziale: nella precedente bozza, datata 21 maggio, si leggeva che "dei provvedimenti adottati sono informati il ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il ministro della difesa".
Un modo per mettere il Movimento 5 Stelle con "le spalle al muro", togliendo ogni alibi che possa rimandare ancora un decreto caro a Matteo Salvini che - tra le altre cose - stabilisce nuove norme contro l'immigrazione clandestina e a tutela delle forze dell'ordine che si trovano a fronteggiare i facinorosi in piazza.
"Spero che il Consiglio dei ministri venga convocato questa settimana", dice il vicepremier leghista, "Io mi aspetto solo che si rispetti il programma, il contratto con gli italiani, soprattutto sul tema fisco, tasse e lavoro più velocemente possibile.
La Tav è forse tra i dossier quello più interessante giornalisticamente, ma il decreto sicurezza è pronto, sull'autonomia il dossier è pronto, la proposta di riforma fiscale entro la settimana è definita al centesimo di euro. Quindi ci sono tanti dossier pronti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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