
La notizia è arrivata alle 18,05 di ieri: il nuovo direttore artistico di Gucci sarà dal prossimo luglio Demna, lo stilista georgiano che da 10 anni è alla guida creativa di Balenciaga e che da tempo ha eliminato il suo cognome, Gvasalia, troppo difficile da pronunciare correttamente per chi non conosce le lingue agglutinanti. Nato nel 1981 a Sukhumi da madre russa e padre georgiano, Demna ha sempre avuto una passione per la moda. A soli 7 anni pensò bene di accorciare i pantaloni della sua divisa scolastica per mostrare i calzini bianchi come Michael Jackson. Il padre che di mestiere faceva il meccanico sognava per lui un posto fisso in banca e lui con una grande forza di volontà si è pure laureato in economia internazionale all'università statale di Tbilisi. Nel frattempo però è scoppiata la guerra civile nel suo paese e tra le tante vittime di questo orrore c'è anche uno zio che ha avuto il coraggio di ammettere la sua omosessualità e per questo è stato fucilato. Alla fine Demna è riuscito a fuggire con la famiglia in sella a un ronzino comprato vendendo due Kalashnikov. Approdato in un campo profughi tedesco ha poi deciso di seguire i suoi sogni e si è iscritto alla celebre scuola di Anversa da cui sono usciti stilisti come Martin Margiela e Dries Van Noten.
Nel 2004 ha vinto il premio ITS Collection of the Year al concorso di moda triestino che ha rivelato anche il talento di Matthieu Blazy, nuovo stilista di Chanel. Dopo la laurea nel 2006 entra nell'ufficio stile di Margiela dove passa tre anni prima di approdare alla corte di Marc Jacobs da Louis Vuitton. Nel 2014 fonda con il fratello Guram il marchio di moda indipendente Vetements e da quel momento in poi non ce n'è più per nessuno. Quando nel 2015 gli fu affidato il brand Balenciaga c'è chi ha urlato al sacrilegio perché era francamente difficile credere che un ragazzo nato e cresciuto in un paese dell'ex Unione Sovietica e poi passato per un campo profughi tedesco potesse dominare l'impero dei segni lasciato dal cosiddetto Picasso della moda. Lui ha fatto anche di più. I suoi detrattori dicono che lui ha messo i tacchi alle Crocs e che per questo Cristobal Balenciaga si rivolta nella tomba. In realtà le sue sfilate non sono mai né facili né banali, ma come minimo fanno riflettere e peggio del far la morale nella moda c'è soltanto il non farla. E' stato l'unico a raccontare attraverso uno show la tragedia dell'invasione russa in Ucraina e ad affrontare il dramma dei profughi senza mai scadere nella volgarità o, peggio ancora, nella captatio benevolentiae. Parla poco ma quando lo fa lascia il segno. Ha una cerchia molto ristretta di amici e un marito che ama moltissimo dal 2016.
Si tratta del musicista francese Loïc Gomez conosciuto con il nome d'arte BFRND che sarebbe la parola Boyfriend scritta senza le vocali come nelle lingue sumeriche e semitiche. Nel 2023 l'ha fatto sfilare vestito da sposa e in quello stesso show nel casting c'era anche sua madre. Del resto il successo mondiale di Balenciaga By Demna si basa proprio su questo eccezionale talento nel mescolare l'inclito e il pop, l'alto e il basso, i sorrisi e le lacrime sotto il segno del lusso.
Non per nulla Stefano Cantino, Ceo di Gucci parla di visione creativa coraggiosa e ineguagliabile oltre che di straordinaria sensibilità contemporanea. Lui invece si è dichiarato entusiasta ed emozionato di entrare a far parte della famiglia Gucci. Una cosa è certa: ne vedremo delle belle.
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