Roma - Non è criptico come l'Oracolo di Delfi ma poco ci manca. Eppure Raffaele Cantone, responsabile dell'Autorità nazionale anticorruzione, sa perfettamente che ogni suo «verdetto» finisce per essere analizzato e sezionato in ogni sua virgola. Come è il caso di quello «emesso» nei confronti di Salvatore Romeo, considerato fedelissimo della sindaca romana Virginia Raggi e da questa messo a capo della sua segreteria. Fu la stessa Raggi a chiedere il parere dell'Autorità. E quel parere, già arrivato nell'ufficio della sindaca a fine settembre, è stato reso pubblico ieri.
L'Autorità, da quanto si evince dalla lettura del parere, non parla esplicitamente né di legittimità della nomina né di illegittimità. Sostanzialmente si limita a constatare che manca nel Regolamento comunale la norma ad hoc che regoli l'«assunzione» fuori ruolo e a tempo determinato di un funzionario/dipendete del Comune in un'altra mansione (in questo caso «politica» e di fiducia). Un cambio, peraltro, che ha portato Romeo a beneficiare di uno stipendio inizialmente triplicato e poi, viste le proteste piovute non soltanto dai banchi dell'opposizione in Campidoglio ma anche tra le file dei grillini, è stato «ridimensionato e attualmente è soltanto aumentato del 138% rispetto a prima. Nello stesso parere, l'Anac riconosce «la possibilità, e non l'obbligo», di definire «la retribuzione di tali contratti a tempo determinato, parametrandola a quella dirigenziale, fermo restando che tale determinazione non vale, di per sé, a configurare l'incarico come dirigenziale e fermo restando che per il personale assunto con tali contratti vige il divieto di svolgimento di cariche gestionali».
Ed è stato questo passaggio, forse un po' criptico, a spingere lo stesso Romeo il 4 ottobre scorso a interpretare «positivamente» quanto sentenziato dall'Anticorruzione sulla sua nomina: «è legittima», aveva dichiarato il caposegreteria della sindaca. A leggere, tuttavia, per intero il parere dell'Anac, qualche dubbio, più d'uno, sorge.
Insomma adesso Romeo può tenersi la carica di cui l'ha investito la sindaca Raggi (è stata una delle prime nomine della sua gestione capitolina).
Con uno stipendio parametrato a quello che prendono i dirigenti di prima fascia, ben superiore a quello che gli stessi grillini immaginano adeguato nella loro proposta di legge riguardante il taglio degli stipendi dei parlamentari nazionali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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