Tsunami a Capalbio, nel buen ritiro della sinistra radical chic. La località balneare toscana frequentata dalla gauche caviar nostrana è stata infatti travolta da un'ondata politica azzurra. Sulla scia di quanto accaduto a livello nazionale, anche nel borgo grossetano i moderati hanno fatto incetta di voti, lanciando la volata vincente al candidato di centrodestra alla Camera, Fabrizio Rossi. Per quest'ultimo, già coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, il risultato a Capalbio è stato plebiscitario, con il 52,67% dei voti.
Il dato appare ancor più clamoroso se si considera che, nella fazione opposta, a rappresentare il centrosinistra c'era l'ex governatore della Toscana Enrico Rossi, scelto solo dal 25,13% dei votanti. "Le elezioni sono andate davvero male. Per il Pd è una catastrofe", ha commentato sui social l'ex presidente di regione. E pensare che, nella corsa al voto, l'esponente dem si era speso in prima persona per ottenere un risultato favorevole, arrivando persino a insultare Matteo Salvini nel corso di un comizio. I toni esacerbati della campagna elettorale, uniti probabilmente a un malconento pregresso, hanno però spinto i cittadini a voltare le spalle al candidato di Enrico Letta.
Per l'area progressista, una vera e propria disdetta. Un flop dal forte valore simbolico, di fronte al quale ora si sprecano le interpretazioni politiche ma anche le facili ironie. Ora infatti, fa notare sarcasticamente qualcuno, la sinistra radical chic non potrà nemmeno trovare un ristoro politico nell'ameno borgo di Capalbio, dove Fratelli d'Italia ha sbancato ai danni del Pd. Nel dettaglio, infatti, il partito di Giorgia Meloni ha ottenuto il 37,74% dei voti, mentre quello di Enrico Letta solo il 19,82%. Un duro colpo per i raffinati vacanzieri della gauche italica, che avevano storicamente trasformato la località grossetana nella loro ideale "riserva protetta" estiva.
Peraltro, da quelle parti, un segnale inequivocabile dei cambiamenti politici in corso lo si era già registrato nel 2019, quando alle Europee la Lega aveva ottenuto il 47% dei voti. Anche in quel caso, la sinistra era stata battuta dopo una campagna elettorale passata a evocare il presunto pericolo fascista. Ora, il bis alle amministrative.
Ma il dato di Capalbio non è l'unico a imporre un'autocritica alla sinistra. Anche a Sesto San Giovanni, altra ex roccaforte rossa, la candidata di centrodestra Isabella Rauti (figlia dello storico segretario dell'Msi Pino) si aggiudicata l'uninominale surclassando Emanuele Fiano, il corsa per il centrosinistra.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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