Capodanno da irriducibili: rave, folla nei capannoni e feste nei resort di lusso

In un hotel sul Garda veglione illegale con dj Prato, party con 130 invitati nella Chinatown

Capodanno da irriducibili: rave, folla nei capannoni e feste nei resort di lusso

Non c'è che dire, i giovani per la notte di Capodanno non hanno voluto rinunciare alle feste in casa o in qualunque posto fosse possibile organizzarle, in barba ai divieti anti Covid e alla possibilità di ammalarsi. Diversi gli assembramenti individuati, anche su segnalazione di cittadini, che hanno fatto scattare multe salatissime per i trasgressori. Il tutto mentre i social si riempiono di commenti che diffamano gli uomini in divisa impegnati a far rispettare la legge. L'episodio più eclatante è avvenuto a Padenghe sul Garda, dove un bel gruppo di gente si è riunita in un hotel per ballare e cantare, con tanto di vocalist e dj, in un hotel. Su ogni tavolo qualcuno aveva poggiato dei biglietti riportanti l'invito, vista la situazione, a non diffondere video sui social. Soprattutto perché diverse persone non indossavano la mascherina. Ma i filmati hanno comunque fatto il giro del web. La direzione dell'albergo ha detto che controllerà per capire cosa sia successo.

È c'è stata la voglia di cenone nella Chinatown di Prato, interrotta dalle forze dell'ordine. La polizia è intervenuta in un ristorante gestito da cinesi, dove nonostante le rigide norme anti Covid, sedevano e mangiavano 130 persone. Salatissima la sanzione elevata, oltre 50 mila euro, mentre al titolare è stata contestata la violazione delle norme anticontagio: oltre alla multa di 400 euro, l'uomo si vedrà notificare dalla prefettura il provvedimento di chiusura del locale

Anche a Roma 27 persone sono state sanzionate perché consumavano cibi e festeggiavano tutte assieme in una struttura del centro. A Viterbo una quindicenne è stata segnalata dai genitori che hanno avvertito la polizia perché non la trovavano. Le volanti l'hanno rintracciata a una festa tra amici. Multa anche per lei e per gli altri per non rispetto alle norme anti Covid.

A Latina, dietro segnalazione di un cittadino, multati sette giovani tra i 20 e i 27 anni per festa abusiva. A Pescara altro caso. Nella struttura che ospita un call center diversi soggetti si sono riuniti per un party non autorizzato e sono stati identificati e portati in questura. A Nichelino, in provincia di Torino, è stato quindi stroncato sul nascere il tentativo di alcuni giovani di organizzare un rave party in un'area dismessa. Tre soggetti hanno rotto il cancello d'ingresso, ma sono scappati alla vista delle Forze dell'ordine.

A Milano, a tarda notte, due interventi: il primo alle 3.30 per una festa in un residence con 12 persone segnalate e sanzionate, il secondo alle 5.30 per una festa con 18 persone, identificate e multate, in un appartamento preso in affitto. Due, quindi, le persone multate a Udine per non aver rispettato i divieti imposti dal Dpcm. A Firenze otto cittadini individuati dalla polizia mentre si spostavano fuori comune senza autorizzazione, mentre 14 sono i soggetti sanzionati perché si erano riuniti a una festa privata.

Chi è uscito, quindi, si è esposto a rischi ulteriori per la sua incolumità. Osservata speciale anche la rete, dove in molti non hanno nascosto di essere usciti anche per strada per esplodere botti o spostarsi dagli amici. Sotto osservazione alcuni gruppi di estrema destra, che hanno postato video di luoghi in apparenza sconosciuti dove si sono assembrati mostrando striscioni con la scritta «ribelli a Capodanno, ribelli tutto l'anno».

Le forze dell'ordine assicurano che i social sono sotto osservazione e che, se verificati, alcuni episodi potrebbero essere oggetto di sanzione anche nei prossimi giorni. Tutto sommato, comunque, la maggior parte degli italiani ha rispettato le regole, dimostrando buonsenso e rispetto per le norme vigenti.

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