Non c'era mai stata una maggioranza cosi ampia in Parlamento a favore della separazione delle carriere. Per questo L'Unione delle Camere Penali in Congresso straordinario a Pescara, ha salutato con grande speranza la legislatura che sta per aprirsi. «Prima delle elezioni - ha raccontato nel suo intervento il Presidente Giandomenico Caiazza- l'Unione delle Camere Penali aveva rivolto alle forze politiche l'invito a esprimersi sui temi che i penalisti ritengono più urgenti, dalla separazione delle carriere all'inappellabilità delle sentenze. Le risposte pubblicamente ottenute ci consentono di dire che, numeri alla mano, esiste nel nuovo Parlamento - ed anche a prescindere dagli assetti di Governo che si definiranno - una maggioranza assoluta a favore della separazione delle carriere».
Lo hanno confermato anche i rappresentanti politici intervenuti al congresso. Tranne Anna Rossomando per il Pd, silente sul tema e fortemente criticata dal palco per aver il suo partito abortito, durante il governo Gentiloni, la riforma penitenziaria «non potete occuparvi di carcere solo quando siete all'opposizione e non quando siete al governo» le ha detto l'ex presidente delle Camere Penali Beniamino Migliucci che presiedeva i lavori.
Mentre rilevava fiducioso che Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, e Azione sono favorevoli alla separazione delle carriere. «Non possiamo che essere compiaciuti di un così largo consenso intorno alla nostra più antica ed identitaria battaglia politica culminata nella proposizione della legge di iniziativa popolare sottoscritta da 72mila cittadini- ha detto Caiazza- sarà nostro compito, sin da subito, mettere in campo ogni più opportuna iniziativa perché alle parole seguano i fatti. E sui fatti occorre intendersi, perché non vorremo, come già accaduto in passato, che la spinta riformatrice per la separazione delle carriere scolorisse nella ben diversa ed illusoria soluzione della separazione delle funzioni». Proprio su questo punto convergono le Camere Penali con Fratelli d'Italia. Abbiamo sentito Andrea Del Mastro, responsabile giustizia di Fdl che è intervenuto anche al Congresso a Pescara: «É un impegno di mandato della coalizione di centrodestra che ha vinto le elezioni quello di riformare la Costituzione introducendo la separazione delle carriere- ci ha spiegato del Mastro- e non una blanda e altalenante riforma delle funzioni come fatto dal governo precedente e che è stata una delle cose che abbiamo più criticato. Il governo Draghi- secondo Fdi- nella sua composizione proprio sulla giustizia nutriva la sua più dura contraddizione, e noi ora finalmente potremo intervenire».
Ma se Del Mastro ammette che non può essere una riforma immediatamente perseguibile a causa dei tempi necessari per l'accordo su una modifica costituzionale, Enrico Costa, vicesegretario di Azione, annuncia che «come primo atto della prossima legislatura sulla Giustizia depositeremo in Parlamento la proposta di legge costituzionale sulla separazione delle Carriere dei magistrati, nello stesso testo dell'iniziativa popolare promossa dalle Camere Penali». A favore anche la Lega e Forza Italia.
Berlusconi il 19 agosto aveva rilanciato questa storica battaglia, confermata nelle parole del sottosegretario Francesco Paolo Sisto intervenuto al congresso delle Camere penali. Contrari rimarrebbero solo Pd e 5 stelle.
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