Caso Boccia, la supertestimone ascoltata dai pm di Roma dopo l'esposto di Sangiuliano

Indagine sulle minacce. Sentita Melania Rizzoli

Caso Boccia, la supertestimone ascoltata dai pm di Roma dopo l'esposto di Sangiuliano
00:00 00:00

Melania Rizzoli, ex vicepresidente della Regione Lombardia, è stata ascoltata, per quasi tre ore, come testimone dai pm di Roma dopo l'esposto depositato dall'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nei confronti di Maria Rosaria Boccia, che risulta indagata per minaccia a personalità politica e lesioni. La notizia era stata anticipata da «La Repubblica». La ex vicepresidente della Lombardia è amica sia di Sangiuliano sia di Boccia. Rizzoli, vincolata al segreto istruttorio, non ha rilasciato alcuna dichiarazione sulla vicenda. L'imprenditrice, indagata, in Procura non s'è fatta vedere. Ma attraverso il proprio avvocato, ha minimizzato l'intera vicenda, derubricandola a gossip. Ma prima del legale della Boccia, in Procura è sfilata l'ex deputata forzista, Melania Rizzoli. L'ex onorevole azzurra è stata ascoltata per diverse ore dall'aggiunto Giuseppe Cascini e dai pm Giulia Guccione e Barbata Trotta venerdì scorso. Il motivo? La politica conosce bene sia l'ex ministro della Cultura, sia l'imprenditrice-influencer campana. Proprio questa estate, il 29 agosto, la Rizzoli aveva trasmesso un messaggio da parte di Boccia a Sangiuliano, almeno secondo quanto riportato dall'ex ministro in denuncia: «La mia amica Melania Rizzoli mi ha detto che Boccia voleva essere nominata consigliere, e solo in tal caso si sarebbe fermata».

Dietro questa versione potrebbe celarsi la conferma al presunto ricatto ordito dalla manager contro Sangiuliano. Rizzoli, contatta da «Repubblica», ha confermato di essere stata ascoltata dai magistrati ed ha spiegato, tuttavia, di non poter «dire nulla della sua deposizione».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica