"La legge Severino è una legge che va applicata". Ha risposto così il presidente del Senato, Pietro Grasso, ai cronisti che gli chiedevano se la condanna a carico del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, comporti automaticamente anche la sospensione dall'incarico istituzionale, nonostante la sospensione della pena.
La legge Severino, ha aggiunto, "è stata già applicata ad altri sindaci e penso che sia invevitabile che sia applicata". Anche se "un contorno definitivo alla vicenda" sarà dato soltanto dal "seguito dell'appello, dell'impugnazione".
De Magistris, ha detto il presidente del Senato, sa che "ci sarebbe comunque un provvedimento da parte del prefetto", se non dovesse rassegnare le dimissioni. E questo accadrà "non appena si renderà esecutiva la sentenza o si depositerà la motivazione".
Il sindaco di Napoli è stato condannato in primo grado a un anno e tre mesi per abuso d'ufficio in relazione all'inchiesta Why Not, condotta quando non aveva ancora lasciato la toga da magistrato. La legge Severino prevede una sospensione dall'incarico per 18 mesi.
Immediata la risposta del sindaco, che in consiglio comunale ha ribadito questa mattina che non intende lasciare. "Guardandosi allo specchio e provando vergogna - ha detto - devono dimettersi quei giudici" della sentenza Why not.
Una sparata che ha mandato su tutte le furie l'Associazione nazionale magistrati che ha giudicato "gravi e offensive le dichiarazioni rese dal sindaco di Napoli". Parole "tanto più inaccettabili - ha sottolineato l’Anm - poiché provenienti da un uomo delle istituzioni".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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