Questa mattina, si è svolta la cerimonia per la celebrazione del Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo. Nelle sale del Quirinale, è stato eseguito l'Inno nazionale e, a seguito, l'Inno europeo, da parte deò coro del Tetro dell'Opera di Roma.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affiancato dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, ha consegnato i premi ai vincitori della quarta edizione del Concorso Nazionale "Tracce di Memoria", rivolto alle scuole, che mira a ricordare le vittime del terrorismo, mediante lavori svolti con diversi supporti, dalle immagini, ai video, alle iniziative. Durante la cerimonia è intevenuto il giornalista e scrittore Ezio Mauro ed erano presenti il presidente del Senato della Repubblica, Elisabetta Maria Alberti Casellati, quello della Camera dei Deputati, Roberto Fico, e i rappresentanti del Governo e del Parlamento, oltre ai familiari delle vittime del terrorismo.
La cerimonia si è conclusa col discorso del capo dello Stato, che ha sottolineato che "la democrazia ha sempre bisogno di sapere, di coinvolgere, di scavare nella realtà, di portare alla luce e non di occultare. Di avere la verità". Al fine di raggiungere questo obiettivo, molte persone sono morte e oggi il ricordo non può non correre ad Aldo Moro, che oggi, quarant'anni fa, veniva assassinato. "Il giorno scelto dal legislatore è quello dell'omicidio di Aldo Moro. Si tratta di una scelta carica di significato", dice ancora Mattarella, perché quell'uccisione rappresenta il tentativo più alto per attentare al cuore dello Stato, in tempi in cui il sangue imbrattava scuola, piazze, fabbriche e strade. Oggi, "sentiamo il bisogno di liberare il pensiero e l'esperienza politica di Aldo Moro da quella prigione in cui gli aguzzini hanno spento la sua vita e pretendevano di rinchiuderne il ricordo", ricordo di una persona straordinariamente sensibile ai cambiamenti della società, alle speranze dei giovani e ai bisogni cui la modernità, oggi più che mai, mette di fronte a ogni uomo.
Sergio Mattarella ha deposto una corona di fiori in via Caetani, davanti alla lapide che ricorda Aldo Moro, mentre il Paolo Gentiloni ha affidato il suo ricordo a un post di Twitter, dedicando un pensiero all'onorevole scomparso.
40 anni fa le BR lasciavano in via Caetani il cadavere di #AldoMoro L'Italia rende omaggio alla memoria di un vero statista. La sua visione politica e culturale ha segnato il nostro Novecento. La sua uccisione pesa sulla coscienza della Repubblica
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) 9 maggio 2018
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