In cella l'ex compagna di Epstein. Il principe Andrea adesso trema

La donna è coinvolta nei crimini sessuali sulle minori. Si stringe il cerchio sul reale che non vuole collaborare

In cella l'ex compagna di Epstein. Il principe Andrea adesso trema

Londra. L'hanno arrestata alle 8.30 del mattino a Bradford, una piccola località del New Hampshire presentandole una lista di accuse di 17 pagine. Ghislaine Maxwell, ex collaboratrice e ex fidanzata britannica del miliardario pedofilo Jeffrey Epstein, suicidatosi in carcere lo scorso agosto. L'Fbi le dava la caccia da tempo, ma lei aveva fatto perdere le proprie tracce subito dopo l'arresto del suo compagno di perversioni. Fino a ieri. A suo carico una serie di accuse terribili, che però non desteranno sorpresa in chi ha seguito il caso Epstein fin dall'inizio. Maxwell, figlia del magnate dei media Robert Maxwell, e' stata la donna di Epstein dal 1994 fino al 1997, ma con lui avrebbe condiviso un periodo molto lungo punteggiato di eventi mondani e terribili abusi su minori. Ricca dalla nascita, bella e piena di amicizie influenti, ha spalancato al suo amante le porte del bel mondo, per poi spalleggiarlo nelle sue attività criminali più oscure legate al traffico di minori. Lei ha sempre negato, ma questo dicono le accuse di cui ha dovuto rispondere sempre ieri davanti alla corte americana. I documenti giudiziari descrivono la relazione della donna con Epstein «professionale e personale», spiegando che il miliardario la pagava per gestire le loro varie proprietà, ma non è per questo che Ghislaine rischia il carcere. La donna è accusata di essere coinvolta nei crimini sessuali di Epstein oltre che di spergiuro. «Ha sempre mentito sulla sua reale relazione con Epstein - ha spiegato il procuratore federale Audrey Strauss dopo l'arresto - perché i crimini commessi erano quasi impronunciabili. Era lei che tendeva la trappola, che si presentava come una persona di cui ci si poteva fidare». Secondo il rapporto sarebbe stata Ghislaine a procurare al compagno pedofilo le minorenni che poi sarebbero divenute vittime di una serie interminabile di abusi. Venivano scelte con cura ed erano quasi sempre ragazzine già molestate, scappate o senza casa e punti di riferimento familiari. Maxwell le avvicinava con cautela, era amichevole, le invitava a raccontarle i problemi. Lei ed Epstein si guadagnavano la fiducia di queste poverette e l'amicizia comperata con regali e vacanze nelle lussuose dimore di Manhattan, Palm Beach, Santa Fe e Londra, dove le giovani venivano costrette ad avere rapporti non solo con Epstein e altri uomini. In alcune occasioni era presente la stessa Maxwell, presenza che voleva essere rassicurante e garanzia di una prestazione sessuale apparentemente consenziente dato che il gioco dei due era quello di far apparire l'abuso come routine, intervallata da molti momenti piacevoli. Anche per questo alcune vittime non hanno mai parlato, altre lo hanno fatto solo un paio di anni fa.

Tra i personaggi noti coinvolti spicca il principe Andrea che ha sempre smentito qualsiasi comportamento inappropriato, ma è stato accusato di non voler collaborare con gli inquirenti. Il principe ha sempre negato anche di aver fatto sesso con una ragazza di 17 anni, che gli avrebbe fatto incontrare Epstein, suo amico di lunga data.

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