Che gli elettori dei Cinque Stelle siano per lo più giovani, ragazzi e ragazze sfiduciati dai partiti, non è una novità. Ma in chiave elettorale questo può rappresentare un grosso limite con il quale i pentastellati devono cominciare a fare i conti, più che mai adesso che il centrodestra - secondo una rilevazione YouTrend a un passo dalla maggioranza assoluta in Senato - sta facendo breccia nei giovani, che simpatizzano principalmente per Fratelli d'Italia e la Lega. Tra gli over 55 invece ci pensa Forza Italia a fare il pieno di voti con punte del 40 per cento.
Lo scenario delineato dal sondaggio Ixè pubblicato ieri dall'Huffington Post non è esattamente favorevole al Movimento di Beppe Grillo, che sulla questione dell'età di chi il 4 marzo si recherà alle urne rischia di giocarsi tutto. Perché se tra i giovani i Cinque Stelle vanno forte, tanto da farne la prima forza politica del Paese, anche perché in questa fascia il Pd non tira quasi per niente, tra gli over 55 non sembrano far proseliti. Mentre il centrodestra moderato conquista consensi in modo omogeneo in tutte le fasce di età. Questo scarto generazionale potrebbe rappresentare un handicap per i grillini soprattutto in Senato, dove votano soltanto gli over 25, ragion per cui proprio a Palazzo Madama - che sarà determinante per formare la maggioranza di governo - potrebbero perdere qualche seggio. Un altro inconveniente per il M5s è rappresentato dal fatto che i sondaggi lo danno in vantaggio in modo omogeneo, con una forbice del 25-28 per cento, su tutto il territorio nazionale, senza particolari picchi. Quindi si prevedono buoni risultati nei 63 collegi plurinominali assegnati con il meccanismo proporzionale, ma c'è il rischio che i Cinque Stelle faticheranno invece a vincere nei 232 collegi uninominali, dove basta conquistare un voto in più dell'avversario per entrare alla Camera o al Senato.
Il centrodestra, invece, a due mesi dalle elezioni sembra volare nei consensi. Gli scenari del voto del prossimo 4 marzo elaborati dall'algoritmo di YouTrend assieme alla società Reti e pubblicato ieri da La Stampa, infatti, vedono grande favorita la coalizione di Berlusconi, Salvini e Meloni. Con democratici e pentastellati che la inseguono a distanze importanti e ritenute incolmabili dai sondaggisti.
Il centrodestra potrebbe conquistare 137 seggi, quindi gliene servirebbero soltanto altri 20 per avere la maggioranza assoluta a Palazzo Madama. Non un'impresa impossibile, visto che nel momento in cui si ragiona e si tratta la nascita di possibili maggioranze spuntano sempre i soliti «responsabili», pronti a mettersi a disposizione del governo di turno. Il fondatore di YouTrend, Lorenzo Pregliasco, ha confidato a La Stampa che il centrodestra avrà ottime chance di vincere in Senato, senza bisogno di stringere alleanze post-elettorali, se in campagna elettorale riuscirà a crescere di altri due punti percentuali. L'algoritmo che ha sviluppato i possibili scenari - elaborato nel «Dossier Rosatellum», dedicato alla legge elettorale e effettuato in base a stime e analisi sui singoli collegi di Camera e Senato - ha fissato intorno al 39 per cento la soglia che le coalizioni dovranno raggiungere per avere i numeri necessari a governare. Il centrodestra ce la può fare: secondo gli ultimi sondaggi, infatti, potrebbe vincere il 60 per cento dei 116 collegi uninominali del Senato.
Il Pd invece avrebbe possibilità soltanto nelle regioni rosse, mentre i Cinque stelle in Sardegna, Abruzzo e in qualche collegio in Sicilia e nelle città governate da sindaci M5s, come Roma e Torino, oltre a Genova, il regno di Grillo.
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