È il rosso il colore che viene in mente quando si parla di Cgil. Ma è anche il colore dei suoi conti.
Futura Srl, la casa editrice interna del sindacato guidato da Maurizio Landini, sta infatti attraversando una crisi economica profonda. Questa situazione delicata ha spinto il segretario a intervenire direttamente, inviando ispettori per fare chiarezza nella società.
I problemi di Futura, come messo in risalto dalla testata Open, sono iniziati con l'espansione delle attività editoriali, volte alla pubblicazione di libri e riviste che trattano temi centrali come lavoro, previdenza, assistenza e diritti civili e sociali. La nota integrativa al bilancio, depositata presso la Camera di Commercio di Roma, specifica che Futura si occupa del coordinamento e della comunicazione per la Cgil. La società è infatti incaricata della gestione informativa per tutte le categorie nazionali del sindacato e del patronato, e ha tra le sue funzioni la promozione dei valori e delle campagne del sindacato.
Futura ha poi investito nella realizzazione di piattaforme tecnologiche per smart working, webinar, corsi di formazione ed eventi. Nel 2021 la società ha avviato una nuova fase entrando nel settore editoriale con la registrazione di testate periodiche e la pubblicazione di volumi. Tra questi, molti affrontano temi di politica estera, con particolare attenzione a Gaza e alla questione palestinese. Questa nuova direzione ha accentuato le difficoltà economiche dovute, forse, all'alto costo di gestione e la delicatezza dei temi trattati. Nella relazione di bilancio, il presidente di Futura, Daria Banchieri, ha dichiarato: «La Presidente informa i presenti che, con lettera del 22 marzo 2024, il Collegio degli Ispettori della CGIL ha inviato il verbale redatto a seguito della visita ispettiva eseguita il 22 e 23 febbraio. La società ha risposto con le proprie deduzioni il 9 aprile». Queste informazioni non sono state pubblicizzate. Inoltre, secondo il bilancio, Futura ha registrato nel 2023 un fatturato di 3,4 milioni di euro, in calo rispetto ai 3,7 milioni dell'anno precedente. In parallelo, le perdite sono aumentate, passando dai 2,5 milioni del 2022 ai 3,1 milioni del 2023. Questo incremento del disavanzo ha reso necessario l'intervento di Landini e degli ispettori per identificare le cause profonde della crisi. Lo scorso luglio, poi, la Cgil ha deliberato un aumento di capitale per sostenere Futura, con il supporto di nuovi soci interni al sindacato. Nel 2023 il sindacato ha concesso alla società un prestito di 570 mila euro, da restituire in 36 rate, e ha erogato oltre 2 milioni di euro in conto capitale, inclusi 350 mila euro per una campagna di comunicazione in preparazione allo sciopero generale del 17 novembre. Nonostante i costi energetici in crescita, la presidente Banchieri ha sottolineato che l'impatto del conflitto russo-ucraino sulle finanze è stato limitato. Anche altre società controllate dal sindacato stanno affrontando difficoltà. Il Centro congressi Frentani, pur registrando un incremento del fatturato, ha visto le perdite raddoppiare. Anche in questo caso la Cgil è dovuta intervenire con un ulteriore supporto finanziario.
L'unica nota positiva riguarda la società immobiliare L'Antartide, che ha chiuso l'anno con un lieve utile grazie a un contributo di 320 mila euro proveniente dal sindacato. Insomma, i conti non tornano in casa Cgil e chissà se Landini indirà uno sciopero nazionale perché in disaccordo con la perdita.
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