I colori sono impressionanti: l'arancione del fuoco spezza due diverse tonalità di grigio, quello chiaro e nerissimo del fumo che si solleva in una colonna alta fino al cielo. Fin da subito la si poteva vedere anche dalle spiagge, immortalata dai bagnanti che hanno condiviso sui social network fotografie e paura.
Dalle 13 di ieri la Versilia è sotto scacco per colpa di una nuvola, non si sa ancora quanto tossica, scaturita dall'incendio dei magazzini Cerù, un deposito di materiali edili che si trova in via Pontenuovo a Pietrasanta, provincia di Lucca. E da lì l'allarme si è esteso a tutti i paesi circostanti. «Non sostare in luogo aperto - raccomanda l'Usl Toscana Nordovest anche agli abitanti di Camaiore, Viareggio, Forte dei Marmi, Seravezza e Stazzema - chiudere porte e finestre e disattivare gli impianti di ricambio d'aria, non raccogliere frutta e ortaggi e comunque lavarli accuratamente con acqua corrente potabile». Raccomandazioni anche per gli animali: per loro niente pascolo e niente foraggi freschi o esposti alla ricaduta delle polveri.
Divampato probabilmente a causa del fuoco acceso per bruciare dei pancali, il rogo ha divorato una grossa quantità di materiali plastici e anche solventi. Sprigionando fumi che, come detto, potrebbero essere nocivi. Sul posto sono subito accorse diverse squadre dei Vigili del fuoco, le forze dell'ordine e alcune ambulanze che hanno soccorso i malcapitati che si trovavano nei paraggi. Fortunatamente non risultano esserci né feriti né intossicati, almeno per ora. Anche perché non si sa quanto ci vorrà prima che la nube si disperda completamente. Circa un anno fa, a Pomezia (un paese a 30 km da Roma) andò a fuoco uno stabilimento dove venivano smaltiti rifiuti particolari e i focolai restarono accesi per parecchi giorni prima di essere debellati, costringendo le amministrazioni locali a effettuare valutazioni approfondite sulla qualità dell'aria. Facile ipotizzare che in Versilia accadrà la stessa cosa.
Sono state necessarie circa tre ore prima che le autobotti riuscissero circoscrivere l'incendio. Nel frattempo la polizia aveva disposto la chiusura della via Aurelia, che passa proprio di fianco al capannone, in entrambi i sensi di marcia tra il km 366 e il km 368. Adesso tutti attendono di sapere se e fino a che punto vi sia un reale pericolo per le persone.
La Usl attende che sul punto si pronunci l'Arpat, ossia l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana: «In attesa di precise indicazioni in merito alla effettiva estensione della diffusione e ricaduta dei fumi - si legge in una nota diffusa nel pomeriggio - si ritiene necessario che in via cautelativa sia informata la popolazione».
Sempre la Usl ha reso noto che domenica effettuerà campionamenti su prodotti di origine vegetale per valutare se ci siano eventuali rischi per la catena alimentare. L'assessore al Turismo di Pietrasanta, Massimo Mallegni, assicura che «non c'è nessun pericolo». Ma un po' di preoccupazione, comunque, c'è.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.