Ciocca: "Avevo il sangue alla testa e ho pestato le carte di Moscovici"

Il leghista Ciocca spiega perché ha calpestato con la sua scarpa gli appunti di Moscovici sulla manovra italiana

Ciocca: "Avevo il sangue alla testa e ho pestato le carte di Moscovici"

Dopo la bocciatura della manovra economica italiana, l'eurodeputato della Lega, Angelo Ciocca, è salito sul palco al termine delle domande dei giornalisti, si è tolto una scarpa e ha imbrattato le carte del commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici.

"A Strasburgo ho calpestato (con una suola Made in Italy!!!) la montagna di bugie che Moscovici ha scritto contro il nostro Paese!!! - aveva scritto Angelo Ciocca su Tiwtter subito dopo la provocazione lanciata a Moscovici - . L'Italia merita rispetto e questi Euroimbecilli lo devono capire, non abbassiamo più la testa!!!". Il suo gesto ha scatenato la reazione di Moscovici che ha definito Ciocca "un provocatore e un fascista". "È gente - ha detto ai media francesi - che attacca la democrazia basata sulle regole sul rispetto delle istituzioni e sulla libertà". (Qui il video)

Ma ora il leghista torna sul fatto e spiega perché ha reagito così. Perché ha pulito le sue scarpe "fatte a Vigevano" con gli appunti di Pierre Moscovici sulla manovra italiana. "Già mi aveva fatto rabbia quando ha detto che al precedente governo italiano l’Ue ha concesso 30 miliardi e a questo non concederà nulla - spiega al Corriere della Sera -. Poi, mi è andato il sangue alla testa".

Ma che è successo? Cosa ha fatto scattare Ciocca? "Il giornalista del Corriere Ivo Caizzi - dice - gli ha chiesto come mai lui, quando era ministro, il tetto del deficit lo sfondava.

E lui, col suo fare arrogante e presuntuoso, ha parlato dei 6 milioni di poveri in Francia. Come se i nostri 5 milioni fossero nulla. Dunque mi sono detto che l’Italia reagisce". E da qui le scarpe - rigorosamente Made in Italy - calpestano le carte del caro Moscovici.

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