Cluster all'ospedale Umberto I: risultati positivi tredici medici

I sanitari contagiati lavorano in pronto soccorso

Cluster all'ospedale Umberto I: risultati  positivi tredici medici

Se il virus entra nel fortino è la fine: cade ogni forma di difesa e siamo tutti costretti ad alzare le mani.

È allarme negli ospedali della penisola, dove iniziano a emergere i primi casi di medici e operatori sanitari contagiati, come quelli del Policlinico Umberto I di Roma.

Aumenta giorno dopo giorno la paura di trovare tamponi positivi al Covid nell'esercito dei camici bianchi, costretti a «volare» in questi mesi di emergenza da un paziente all'altro e a stare a stretto contatto con persone che hanno patologie pregresse e sono nelle strutture sanitarie per motivi diversi, ma sono maggiormente vulnerabili davanti al virus rispetto al resto della popolazione.

Nel Policlinico Umberto I, che solo ieri aveva decine e decine di pazienti contagiati e in attesa di ricovero, ci sarebbero tredici sanitari del pronto soccorso che hanno contratto il Covid negli ultimi tre giorni, oltre ai trenta già registrati in altri reparti.

Purtroppo il contagio di un medico non rilevato subito può significare il possibile contagio di tutti quei pazienti e colleghi con cui è venuto a contatto. Insomma un vero e proprio effetto domino, come dimostrano i focolai registrati solo pochi mesi fa nelle strutture sanitarie assistenziali di tutta la penisola.

Il personale sanitario fa miracoli, all'Umberto I come nel resto delle strutture sanitarie d'Italia, ma spesso i sanitari lavorano in condizioni tutt'altro che ottimali e con scarsi dispositivi di protezione. Il coronavirus non ha risparmiato nemmeno i medici dell'ospedale di Borgo San Lorenzo, dove in tre sono risultati positivi. In questo caso sembrerebbe che per loro il contagio sia avvenuto al di fuori dall'ospedale.

Quando la direzione sanitaria è venuta a conoscenza della notizia, in attesa del risultato dei tamponi molecolari, ha disposto anche l'isolamento di dodici pazienti, che erano in qualche modo venuti a contatto con il personale in questione. In giornata ieri si era diffusa la notizia che sempre all'Umberto I si era registrato un cluster anche nel reparto neonatale e si parlava di tredici neonati positivi. Ma era una notizia falsa che inizialmente ha spaventato e non poco le pazienti in attesa di partorire e la Regione Lazio ha chiesto di stare attenti a non creare falsi allarmi.

«Si resta sorpresi - ha scritto in una nota l'Unità di crisi regionale - nel constatare che vi sia stata la diffusione di una notizia così sensibile e allarmante per la comunità senza alcuna

verifica con le competenti autorità sanitarie. Si tratta di un punto nascita importante per la Capitale in cui è possibile partorire in sicurezza per le donne Covid-positive. Tutti i neonati sono in buone condizioni cliniche».

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