Non solo l'obiettivo è centrare con una crocetta l'informazione esatta fra tre alternative; non solo non è richiesto sebbene si tratti di un concorso che farà dei candidati migliori nuovi funzionari nelle arti e nella cultura di analizzare e sviluppare, ma solo di sfruttare un caleidoscopio di nozioni sparse: le nozioni in questione sono anche, clamorosamente, sbagliate. Di che parliamo? Del concorso pubblico bandito dal Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) per la selezione di 500 nuovi funzionari: le preselezioni sono iniziate martedì 26 luglio e andranno avanti fino al 4 agosto. I candidati sono 19.479 e i quesiti 4.600. Ma molti dei quiz impiegati nel concorso presentano degli strafalcioni.
I bronzi di Riace sono in marmo, in legno o in bronzo? Certo, qualcuno si starà chiedendo se nei quiz era richiesto anche il colore del «cavallo bianco di Napoleone», come vuole un vecchio indovinello per bambini. Addirittura, qua e là nelle tre alternative di qualche quesito, non è presente la risposta esatta. Si domanda al candidato se «I banchi lignei (plutei) della Biblioteca michelangiolesca a Firenze furono realizzati da: a. Giorgio Vasari; b. Baccio Bandinelli; c. Giovanni Battista Tasso e Antonio di Marco di Giano, detto il Carota». Ma le alternative sono tutte e tre errate: secondo Giorgio Vasari, furono realizzati dagli intagliatori Giovan Battista del Cinque e Ciapino. Ancora, tra i quesiti ci sono informazioni di questa caratura: «Come è denominato il complesso delle più grandi Terme della Roma antica costruito tra il 298 e il 300 d.C. e costituente oggi una delle sedi del Museo Nazionale Romano?». Risposte possibili: «a. Terme di Diocleziano; b. Terme di Stigliano; c. Terme di Saturnia». Buona parte dei quesiti contiene definizioni tratte da Wikipedia; la maggior parte una porzione forse eccessiva verte su Roma.
«Ma una volta accettata la prassi, che almeno la compilazione delle domande sia rigorosa», commentano gli esperti del gruppo Emergenza Cultura, critici verso le politiche culturali del governo Renzi e del ministro Franceschini. Indignati, come una parte dei candidati, per il macroscopico paradosso di simili domande in un importante concorso che ha al suo nucleo la cultura.
In un altro quesito si richiede con tre alternative l'autore della statua bronzea del Pugilatore conservata al Museo Nazionale Romano: ma quella statua, un autore certo e noto, non lo ha mai avuto. Un concorso, quello del Mibact, che ha visto concorrere soprattutto donne (il 70%); 3.623 i concorrenti per un ruolo di funzionario architetto e 4.700 per l'ambito della promozione e comunicazione. 3.286 gli archeologi, 2.416 gli storici dell'arte. Seguono archivisti, restauratori, aspiranti bibliotecari, pochi antropologi e demo-etnoantropologi. Soprattutto laziali, i candidati: e l'1.01% degli iscritti al concorso proviene dall'estero. Niente posti destinati a Calabria, Campania e Puglia.
Nonostante le polemiche, il quiz del ministero viene rivendicato come una grande chance dal ministro Franceschini: «Dopo 9 anni ha dichiarato il ministro il Mibact torna finalmente ad assumere». È il Formez a occuparsi del concorso e ha anche stilato la classifica della provenienza dei candidati.
Speranze e delusioni fermentano sul web, dove imperversa il tormentone, il quiz giudicato più divertente dagli stessi candidati. Cosa fa Lucio Dalla nella scultura di Carmine Susinni, esposta anche all'Expo di Milano? È fermo in piedi col clarinetto, parla con un gatto, o sta seduto su una panchina? Spassoso. Ma non esattamente una priorità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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