Consigliere di CasaPound partecipa al Gay Pride: cacciato dal partito

Il consigliere comunale Luca De Marchi ha annunciato la propria intenzione di sfilare con i carri dell'orgoglio omosessuale. CasaPound Lombardia ha deciso di allontanarlo dal partito

Consigliere di CasaPound partecipa al Gay Pride: cacciato dal partito

Un consigliere comunale di Mantova è stato espulso da CasaPound, movimento nel quale militava, per aver annunciato la propria intenzione di partecipare alla sfilata del Gay pride nella città dei Gonzaga.

Luca De Marchi, storico attivista del partito di estrema destra, questa volta ha espresso posizioni incompatibili con il programma del movimento delle tartarughe frecciate. Sfilare con i carri della manifestazione in cui si celebra l'orgoglio omosessuale è troppo anche per una delle frange dell'estrema destra considerate, a torto o a ragione, meno omofobe di altre.

"De Marchi predilige ancora una volta la ricerca di visibilità personale - si legge in una nota di CasaPound Lombardia - alla condivisione di intenti con una comunità politica che da sempre è esteticamente e politicamente distante da certe manifestazioni: per questo non ci sono le condizioni perché il consigliere De Marchi possa proseguire la propria attività politica sotto il simbolo del nostro movimento".

De Marchi aveva annunciato la propria intenzione di sfilare "per senso civico e per difendere le libertà di tutti".

Tuttavia aveva aggiunto di non capire cosa avesse a che vedere il patrocinio concesso dal comune con "la libertà di manifestare, vivere la propria sessualità liberamente o le rivendicazioni di nuovi e futuri diritti alle coppie omosessuali".

Il gay pride di Mantova sfilerà oggi per le vie della città, anche grazie al patrocinio e al contributo economico concessi dalla giunta di centrosinistra del sindaco Mattia Palazzi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica