"Vorrei ricordare che la manovra è stata approvata salvo intese tecniche". Giuseppe Conte, a chi gli domanda se vi sarà un vertice di maggioranza sulla legge di bilancio, risponde così. E poi rincara la dose: "Nello stesso tempo è stata deliberata, valutata, approvata da tutti i ministri, anche M5S. Non c'è da approvare una manovra. Ci sono approfondimenti tecnici che si possono fare". Insomma, il premier gela così Luigi Di Maio e il Movimento 5 Stelle che avevano chiesto un vertice urgente per ridiscutere di alcuni punti della manovra, in particolare il tetto sul contante e l'obbligo dei Pos.
Ma a quanto pare il presidente del Consiglio non ne vuole sapere. E anzi fa la voce grossa: "Dobbiamo fare squadra, chi non la pensa così è fuori da governo". E ancora: "Il piano anti evasione non può essere né smantellato ne toccato. Ho iniziato con un M5s che gridava 'onestá onestá' e tutte le forze politiche non possono e non devono in alcun modo tirarsi indietro".
Poi il duro attacco a Salvini che oggi a Roma ha puntato il dito contro il governo reo a suo dire di avere le mani sporche di sangue sulla questione dei migranti: "Rispetto sempre gli avversari, a Salvini ho mandato anche un sms quando ha avuto un malore, dicendogli di recuperare perché i suoi insulti mi mancavano. Però che non si dicano stupidaggini perché su queste cose non si scherza, speculazione politica su questi argomenti non sono accettabili e Salvini fa bene a stare zitto".
Conte ne ha pure per la Boschi che oggi ha tacciato il Pd di essere il partito delle tasse: "Il governo è orientato ad abbassare la pressione fiscale complessiva per tutte le
categorie, chi pensa che stiamo qui ad alzare le tasse sbaglia: non è compito di questo governo. L'obiettivo è continuare ad abbassare le tasse ma questo non si fa a chiacchiere ma con metodo, che è quel che stiamo facendo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.