"Così hanno scavalcato i politici e i cittadini"

La costituzionalista: "Da Ricciardi dichiarazioni fuori contesto, il voto è un esercizio di sovranità"

"Così hanno scavalcato i politici e i cittadini"

Eversivo, inopportuno, una semplice opinione da esperto? La frase di Ricciardi sul rischio di rinvio delle elezioni causa Covid ha innescato polemiche politiche anche all'interno della maggioranza, spingendo il consulente del ministro della Salute a tentare un dietro-front. Un intervento a gamba tesa che sorprende i costituzionalisti. Annibale Marini, presidente emerito della Consulta, ci scherza su ricordando che a preoccupare i politici più che il rinvio delle elezioni sarebbero le elezioni anticipate mentre Giovanni Maria Flick, anche lui presidente emerito della Corte Costituzionale, invece minimizza: «Non c'è più il mostro di Lockness, e allora in agosto persino l'opinione di un consulente diventa materia per polemica politica». Ma Ginevra Cerrina Feroni, costituzionalista e vicepresidente del Garante per la privacy, prende più seriamente la scivolata di Ricciardi.

«L'ho trovata spiega la giurista al Giornale - sicuramente una dichiarazione fuori contesto. Il voto è il massimo esercizio della sovranità di un Paese e di un popolo, e le elezioni sono state già rinviate in alcune regioni per l'emergenza Covid. Quindi francamente non è pensabile, stanti le condizioni attuali e con tutte le accortezze del caso -mascherine, guanti, misurazione delle temperature all'ingresso dei seggi- che uno non possa andare a esercitare quello che è il primo dei diritti e dei doveri di un cittadino, che appunto è quello del voto. Affermare questo, ripeto, lo trovo decisamente fuori contesto. E non è l'unico appunto che ritengo si possa fare per quelle dichiarazioni».

Che cosa altro non va, nelle parole di Ricciardi?

«In secondo luogo va tenuto conto del suo ruolo. Ricciardi è un tecnico. E il tecnico deve fare il tecnico, visto che i tecnici non sono politici. I politici sono stati eletti dai cittadini come espressione della sovranità popolare e rappresentano il popolo, i tecnici invece no. E per questo devono rispettare il proprio ruolo e non invadere campi che non spettano loro».

Persino Italia Viva ha ricordato oggi che ogni decisione in merito è del Parlamento.

«Ci mancherebbe soltanto che un consulente del governo per l'emergenza, per autorevole che sia, possa dettare le regole o imporre paletti su qualcosa che è la massima espressione della sovranità popolare, come indicato all'articolo uno della Costituzione. Ripeto, quella frase è veramente fuori contesto. Non soltanto per le condizioni attuali, ma proprio perché non spetta certo a Ricciardi stabilire come e quando si può andare a votare, tanto più che le elezioni sono già state rinviate».

Ma il precedente non giustificherebbe l'allarme di Ricciardi?

«No, perché quello della chiamata alle urne non è più un momento prorogabile, emergenza o non emergenza è il primo atto che deve essere fatto, proprio perché è stato già prorogato abbastanza».

Il governatore Toti, in effetti, ha evocato persino l'eversione

«Questo lo trovo esagerato, direi che non fosse questo lo spirito con cui Ricciardi ha pronunciato quella frase: ha prefigurato uno scenario talmente grave da dover addirittura riprorogare per questa emergenza potenziale il momento elettorale. Non mi pare eversivo, ma certo nei mesi del lockdown abbiamo assistito a uno straripamento del ruolo e del peso della tecnica rispetto al ruolo della politica. Basti pensare a tutti i comitati scientifici che hanno fatto le regole incidendo su diritti costituzionali fondamentalissimi. Quindi mi pare che ora sia arrivato il momento di ricontestualizzare ruoli, competenze e responsabilità».

E

quindi restituire alla politica la sua centralità.

«In primo luogo al Parlamento, che è l'organo democraticamente eletto, e restituendo ai cittadini il diritto di voto, la massima espressione della sovranità popolare».

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