Sui social, a distanza di anni, si rende il dovuto tributo alla scrittice Oriana Fallaci, vista come un'infallibile Cassandra. Ma non mancano quelli che bistrattano i suoi lettori come degli ignoranti che condividono acriticamente i suoi pensieri. Proprio sulla pagina Facebook dell'Espresso, come testo di accompagnamento a un articolo sui fatti di Parigi, si può leggere:"Prima di condividere acriticamente citazioni di Oriana Fallaci e status di Salvini, leggete questo - dal blog Il Paese che non ama".
In molti, poi, ricordano la lettera che Tiziano Terzani gli indirizzò che terminava con queste parole:"La natura è una grande maestra, Oriana, e bisogna ogni tanto tornarci a prendere lezione. Tornaci anche tu. Chiusa nella scatola di un appartamento dentro la scatola di un grattacielo, con dinanzi altri grattacieli pieni di gente inscatolata, finirai per sentirti sola davvero; sentirai la tua esistenza come un accidente e non come parte di un tutto molto, molto più grande di tutte le torri che hai davanti e di quelle che non ci sono più. Guarda un filo d’erba al vento e sentiti come lui. Ti passerà anche la rabbia. Ti saluto, Oriana e ti auguro di tutto cuore di trovare pace. Perchè se quella non è dentro di noi non sarà mai da nessuna parte". Altri utenti di Facebook scrivono: "Aveva ragione Oriana Fallaci", su internet tornano le frasi della scrittrice fiorentina. "Certo, non basterà un #JeSuisParis a risolvere i problemi. Ma citare i deliri razzisti di Oriana Fallaci peggiora solo la situazione" oppure di Twitter: "La Fallaci viene citata da chi dubito l'abbia mai letta. Io invece spero che ragione, eguaglianza e voglia di creare un mondo migliore vincano su paura del diverso, ignoranza e violenza". Una delle frasi più offensive forse è questa: "Oriana Fallaci è come il Vitel Tonné a Capodanno: a nessuno piace, ma qualcuno insiste sempre a tirarlo fuori per l'occasione".
Le più politicamente rilevanti però sono i tweet che i followers di Matteo Salvini hanno scritto in risposta all'invito di rendere obbligatoria la lettura dei libri della
Fallaci. Il commento più significativo viene dal matematico e filosofo Francesco Maria Fontana:"Salvini ha torto. E Fallaci ha grandi responsabilità: ha predicato l'odio razziale e religioso. E l'odio genera odio".
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