Sempre più italiani rivalutano Craxi

Sempre più italiani rivalutano Craxi

Oggi cade il ventennale della morte di Craxi. Anche con l'uscita del film Hammamet è ripreso il dibattito sulla figura dello statista socialista. Alcuni - anche molti ex avversari - tendono a rivalutarne oggi l'immagine e i meriti. Nell'insieme, il confronto ha costituito l'occasione per un ripensamento critico sulla storia politica del nostro paese e, in particolare, sulle vicende che hanno segnato la fine della cosiddetta Prima Repubblica. Ma cosa ne pensano gli italiani? Craxi è stato davvero vittima di una azione della Magistratura, dettata anche, se non prevalentemente, da ragioni politiche?

La risposta ci viene fornita dai risultati di un sondaggio effettuato da Eumetra per conto della trasmissione «Quarta Repubblica» condotta da Nicola Porro su Rete4. Occorre dire subito che emerge un gran numero di risposte «non so» - pari a circa un quinto del campione intervistato - che sottolineano una diffusa scarsa conoscenza di quel periodo. È una situazione che, comprensibilmente, si riscontra particolarmente tra i giovani, ove per molti (29%) ciò che accadde è completamente ignoto. Le risposte nel merito del quesito, viceversa, spaccano decisamente il campione intervistato. La maggioranza relativa (41%) ritiene che il leader socialista non sia stato una vittima dei giudici: una risposta che, in qualche misura dipende anche dal diffuso giudizio anti Craxiano che permane in alcuni settori di popolazione, specie all'interno dell'elettorato Pd (ove questa opinione è condivisa dal 50%) e dai votanti per il M5S (48%). Ma, al tempo stesso, si rileva una corposa minoranza, pari a circa un italiano su tre (33%), che si pronuncia in maniera opposta, ritenendo Craxi una vittima della magistratura.

Questi ultimi appartengono in misura maggiore all'elettorato di centrodestra, vale a dire alla Lega (48%), a Fratelli d'Italia (50%) e, ancor più, a Forza Italia (53%). Il che mostra come il giudizio su Craxi va mutando.

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